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Contratti terziario di mercato. Guarini (Fisascat Cisl): “Oltre un milione di lavoratici e lavoratori in at da del rinnovo. Ridurre i tempi delle trattative”

Pubblicato il 19 Set, 2025

Sono oltre 1 milione le lavoratrici e i lavoratori del terziario di mercato ancora in attesa del rinnovo dei contratti collettivi nazionali. Una platea a prevalenza femminile, pari all’82%, che interessa comparti strategici come farmacie private e farmacie speciali, lavoro domestico, imprese di pulizie artigiane, socio-sanitario assistenziale educativo e i dipendenti da proprietari di fabbricati, oltre ai circa 600mila addetti dei contratti in scadenza al 31 dicembre 2025 in Agidae, Uneba e Cooperative Sociali. 

Lo scenario contrattuale è stato analizzato nel Comitato Esecutivo convocato a Maratea nell’ambito della dodicesima edizione del Campo Scuola riservato ai giovani under 35 della federazione cislina, con la partecipazione della segretaria generale Cisl Daniela Fumarola.

Un mosaico di vertenze che, sottolinea la Fisascat Cisl, rappresenta il cuore dell’agenda sindacale dei prossimi mesi.

Un capitolo a parte riguarda la vertenza Anaste, nel terzo settore, dove l’associazione datoriale continua a sottoscrivere contratti in dumping con i sindacati autonomi. Una pratica che ha portato la federazione cislina, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, a proclamare lo stato di agitazione e a definire in sede unitaria le prossime azioni da intraprendere.

Sul fronte aziendale, si consolidano le relazioni industriali con la firma di nuovi contratti integrativi in realtà come Gruppo Marriott, Feltrinelli/Finlibri, Mediamarket (MediaWorld), Retelit, Starhotels e Unes Maxi, mentre restano aperti i dossier della grande distribuzione organizzata, da Lidl a Carrefour, e della ristorazione commerciale, con l’avvio del confronto per il primo contratto integrativo in McDonald’s Italia a seguito della rivendicazione sindacale sull’apertura del tavolo. A questi si aggiunge l’auspicio di avviare al più presto i negoziati di rinnovo del contratto integrativo Esselunga, scaduto nel 2007 e in regime di ultravigenza: oltre 27mila i dipendenti coinvolti, in gran parte donne, dopo la presentazione della piattaforma unitaria elaborata al termine del percorso assembleare nei luoghi di lavoro. 

Riflettori accesi anche sulle crisi aziendali, con il confronto aperto sulla procedura di licenziamento collettivo avviata da Yoox Net-A-Porter Group, che coinvolge 211 dipendenti – oltre il 20% dell’intera forza lavoro – e con l’informativa resa ai sindacati da Claire’s Italy, società del gruppo multinazionale statunitense attivo nella vendita di gioielli e accessori, sulla decisione di depositare al Tribunale competente il ricorso per l’accesso alla liquidazione giudiziale in proprio.

Per la Fisascat Cisl, il rinnovo dei contratti non è solo una partita sindacale ma la leva più concreta per contrastare il lavoro povero e la precarietà, restituire dignità e prospettive a chi opera nel terziario di mercato e sostenere la competitività di un settore decisivo per l’economia del Paese.

«La stagione dei grandi rinnovi contrattuali avviata nel 2024 e proseguita nel 2025 ha messo in sicurezza salari, diritti e welfare per milioni di persone, ma non la consideriamo un traguardo – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini – È il punto di rilancio per ridurre i tempi delle trattative nei settori ancora scoperti, difendere il potere d’acquisto, estendere l’accesso al welfare contrattuale, allargare le nuove tutele dove ancora mancano e contrastare il dumping contrattuale».

«Siamo chiamati a lavorare con determinazione per i rinnovi in scadenza, evitando le intollerabili dilazioni e puntando a rafforzare il potere d’acquisto dei salari, far avanzare la contrattazione integrativa e garantire nuove opportunità di welfare e partecipazione a milioni di lavoratrici e lavoratori del terziario di mercato» ha concluso il sindacalista.