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Direttiva rider. Pellecchia (Fit-Cisl): “Svolta che aspettavamo, l’Italia recepisca in tempi brevi nuova norma Ue”

Pubblicato il 15 Ott, 2024

“Dopo un percorso iniziato circa tre anni fa, ieri il Consiglio Ue ha adottato la direttiva che regola il settore dei rider, confermando l’accordo raggiunto con gli Stati membri del marzo 2024 sulle nuove norme che migliorano le condizioni occupazionali dei lavoratori delle piattaforme digitali. Una decisione che accogliamo e valutiamo positivamente, auspicata dai sindacati, e un cambio di passo necessario e atteso nel riconoscimento di questa categoria in qualità di lavoratori subordinati”: è quanto dichiara in una nota il Segretario Generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia.

“Le nuove norme garantiscono un meccanismo più trasparente nella gestione delle risorse umane tramite algoritmi, riconoscendo che una persona che esegue un lavoro su piattaforma non possa essere allontanata o licenziata sulla base di una decisione automatizzata. Punto centrale – sottolinea Pellecchia – è l’introduzione di una ‘Presunzione semplice’ di subordinazione che prevede, nei casi in cui vi siano elementi che dimostrano controllo e direzione da parte della piattaforma, che il lavoratore sarà considerato dipendente, con il conseguente diritto a ferie, malattia e tutele contrattuali”.
“Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, confidiamo che l’Italia recepisca la direttiva in tempi brevi, e in anticipo rispetto ai due anni previsti, adeguando la propria normativa interna alle nuove regole comunitarie” afferma ancora il Segretario Generale Fit-Cisl.

“Preso atto della legge europea, sollecitiamo, ancora una volta, una assunzione di responsabilità da parte delle aziende che operano nel settore e che ancora non applicano il Contratto di riferimento, il Ccnl Logistica, Trasporto merci e Spedizione, affinchè convochino un tavolo di confronto con i sindacati propedeutico alla stabilizzazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati in attività di presa e consegna da un fornitore a un cliente. Il Contratto della Logistica, oltre a garantire per queste persone le giuste tutele e diritti legittimi, prevede tutti i presupposti per garantire, altresì, lo svolgimento delle attività nel pieno rispetto delle norme di salute e sicurezza sul lavoro” conclude Pellecchia.

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