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Edilizia. Pelle (Filca Cisl): “Prezzari. A rischio i lavoro con i bonus, governo metta ordine”

Pubblicato il 6 Dic, 2021

“La confusione sui prezzari negli interventi realizzati con i bonus rischia seriamente di bloccare o ritardare i lavori in edilizia, con conseguenze negative per tutti: imprese, lavoratori e cittadini. Il Governo faccia subito chiarezza e intervenga per semplificare e digitalizzare uno strumento sempre più sostanziale per il settore delle costruzioni”. Lo chiede Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl, commentando i contenuti della circolare 16/E dell’Agenzia delle Entrate.

“Nel settore regna la confusione – denuncia Pelle – e questo danneggia i contribuenti onesti e fa il gioco di chi sta utilizzando i crediti in modo indebito. Siamo a conoscenza di prezzari regionali fatti con dati spesso differenti da territorio a territorio, non aggiornati da parecchi anni e con un lasso di tempo troppo lungo tra stesura e approvazione. Idem per quelli della Camera di Commercio. E’ necessario validare i prezzari già pubblicati in Gazzetta Ufficiale, utilizzandoli per i lavori interessati dai bonus edilizi. Tra i prezzari aggiornati – spiega il sindacalista – c’è anche quello della DEI, che ha una struttura di monitoraggio efficiente, unitamente anche ai prezzari regionali. In questo periodo di grandi oscillazioni di prezzo il monitoraggio costante è fondamentale, e buon senso vuole che gli asseveratori possano lavorare con serenità e certezza con gli strumenti messi a loro disposizione. Ma è mai possibile – si chiede il segretario della Filca – che nell’era dei dati, la miniera d’oro di tutti i sistemi, non si possano avere informazioni aggiornate e monitorate costantemente, con un sistema pubblico o pubblico/privato? Le costruzioni del futuro saranno  più innovative, sostenibili e sicure grazie anche ai bonus, che devono tenere conto dell’evoluzione del sistema, che deve essere sostenuto dalla continuità dei bonus”.

“Ma per spendere bene i bonus nell’interesse generale – prosegue – bisogna migliorare la quantità e la qualità dei dati disponibili, e questo deve avvenire con una periodicità breve che tenga conto delle innovazioni di materiali e prodotti. E’ necessario fin da subito standardizzare un sistema di rilevamento dei prezzi e riportarli a fattor comune in una banca dati certificata, nazionale e accessibile a tutti. Il tema della rilevazione prezzi è molto sentito ed è necessario pensare e costruire strumenti che consentano in modo più veloce e tempestivo un aggiornamento costante e, contestualmente, procedere alle pubblicazioni dei prezzari nazionali e regionali su base trimestrale. In tal modo renderemo un servizio efficiente ai cittadini e alle Pubbliche amministrazioni che dovranno applicare i bonus”.

Pelle pone anche un’altra questione sui limiti e sulle certezze dei bonus: “È opportuno, per dare certezze, che nei casi in cui il cittadino che per motivi meramente estetici preferisca beni di qualità superiori, ci debba essere un limite al rimborso, in modo che possa integrare di tasca propria la differenza. Insomma – conclude Pelle – è bene che la politica faccia diventare questo tema una questione prettamente tecnica, ed è giunto il momento  di fare un bel salto in avanti”.

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