In relazione al tema della detassazione delle mance rilasciate in favore dei lavoratori dei settori del turismo e dei pubblici esercizi, previsto dall’articolo 1 commi 58 – 62 della Legge 197/2022, la FeLSA CISL ritiene che fra i beneficiari della misura della detassazione debbano essere ricompresi anche i lavoratori somministrati che prestano la loro attività in favore di aziende esercenti nei predetti settori. Sebbene dipendenti di una Agenzia per il Lavoro, i somministrati lavorano fianco a fianco con i lavoratori diretti delle aziende in questione, svolgendo le stesse mansioni, partecipando e contribuendo pertanto allo stesso modo al buon andamento dell’attività aziendale.
Sarebbe davvero incomprensibile una interpretazione ad excludendum di detti lavoratori somministrati – dichiara Daniel Zanda Segretario Generale FeLSA CISL – anzi costituirebbe una odiosa discriminazione nei loro confronti, tanto più che è proprio la Legge, a livello Comunitario e Nazionale, a ribadire il principio della parità di trattamento fra lavoratori somministrati e dipendenti diretti. Pertanto, ad avviso della FeLSA CISL, nella locuzione “lavoratori” di cui alla Legge in questione, debbono essere ricompresi tutti i lavoratori che prestano la loro attività per una azienda che opera nei settori interessati, a prescindere dalla tipologia contrattuale.
Come FeLSA ci attiveremo nelle sedi opportune per scongiurare una ingiustificabile discriminazione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori somministrati e per far sì che anche loro abbiano diritto al trattamento fiscale agevolato delle mance.