“L’ipotesi trapelata da recenti articoli apparsi sulla stampa nazionale riguardo a un possibile scorporo di Anas dal Gruppo Ferrovie dello Stato ci lascia perplessi. Una decisione di tale portata non è mai stata comunicata né al momento della presentazione del Piano Industriale del Gruppo Fs, né nel corso dei successivi incontri con le organizzazioni sindacali”: è quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl che prosegue: “Restano poco chiare le logiche industriali e le finalità strategiche di un’operazione che – se confermata – sembra maturare più in maniera estemporanea che in un quadro coerente di programmazione industriale e infrastrutturale”.“Esperti e analisti del settore sottolineano come disfare il progetto di “polo unico delle infrastrutture”, nato appena qualche anno fa, rischi di generare più interrogativi che risposte sul perché aver speso energie, risorse e capitale umano nell’integrazione con Fs e, soprattutto, sulle prospettive dei lavoratori coinvolti. Tali indiscrezioni, infatti, stanno alimentando incertezza tra i dipendenti, i quali chiedono chiarezza sul proprio ruolo”.“Per questi motivi – spiega la nota –abbiamo convocato per domani, 30 ottobre 2025, un incontro con le nostre rappresentanze sindacali di Anas, al fine di analizzare la situazione e definire insieme le azioni da intraprendere a tutela dell’occupazione, dei diritti e del futuro della società”.“La trasparenza e il coinvolgimento delle parti sociali non possono essere considerati un optional di fronte a scelte che incidono sul destino di migliaia di lavoratrici e lavoratori, delle loro famiglie e sull’assetto strategico delle infrastrutture del Paese” conclude la Fit-Cisl.