“In Italia il 28% delle aziende agricole è a guida rosa, leggermente in calo rispetto alle 823 mila, 30%, del 2020, inoltre una imprenditrice agricola su quattro è laureata: si tratta di donne che hanno caratterizzato positivamente le proprie aziende rendendole centrali in termini di sviluppo sostenibile, innovazione e presidio delle aree interne, per questo vanno ulteriormente incentivate con strumenti fiscali ad hoc, rappresentando anche una frontiera determinante per la conquista delle pari opportunità”.
Lo afferma il Presidente nazionale di Terra Viva, Claudio Risso, commentando con alcuni dati Istat la ricorrenza di domani della Giornata Internazionale delle Donne Rurali, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007.
“La ricorrenza – aggiunge il leader dell’associazione cislina dei liberi produttori agricoli – ci ricorda che bisogna investire nel settore primario non solo in quanto fattore determinante per garantire la sicurezza alimentare e la cura del territorio, ma anche per affermare insieme, parti sociali e istituzioni, il valore di un tessuto produttivo fondato su filiere più etiche, attente alla dimensione sociale e culturale dei processi produttivi e partecipativi: una sfida da affrontare a livello globale e con specifiche politiche europee, essendo la crescita delle imprese e dell’occupazione femminile fattori cruciali per l’affermazione dei valori democratici, per la lotta alla povertà, per la tutela dell’ambiente”.