“Se il buongiorno si vede dal mattino, verrebbe da dire che le persone, nel nuovo modello illustrato da Hera, più che al centro rimangono tristemente sullo sfondo. In un articolo di un quotidiano nazionale di qualche giorno fa, il Gruppo Hera, società che gestisce in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e in alcuni territori delle Marche, i servizi ambientali, ha reso pubblico il Piano Industriale al 2025, sciorinando dati e informazioni riguardo gli investimenti previsti, le innovazioni, le nuove partnership e i nuovi progetti”. Lo sottolinea la Fit Cisl in una nota lamentando la diffusione da parte del Gruppo dei contenuti del Piano “con un notevole anticipo rispetto all’incontro con i sindacati programmato, da tempo, per il prossimo 6 luglio. Una azienda che sostiene da sempre di porre al centro della sua strategia d’impresa e delle sue politiche di welfare, proprio le persone e la valorizzazione del capitale umano, in questo caso, con la pubblicizzazione anticipata, snobba e svilisce le relazioni del lavoro lasciando per ultima la presentazione al sindacato che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori che, è bene ricordare, non si sono mai fermati nei periodi di lockdown e che hanno garantito i servizi ambientali nei periodi più critici della Pandemia. Lavoratrici e lavoratori, che come Fit-Cisl ci sentiamo di ringraziare ancora una volta per il grande senso di responsabilità e professionalità che hanno dimostrato e che sono, e saranno sempre, gli artefici del successo e del raggiungimento degli obiettivi passati, attuali e futuri dell’azienda.Non possiamo che stigmatizzare – fanno sapere dalla Fit-Cisl – tale irriguardoso comportamento di Hera, comunicando il nostro disappunto, purtroppo a mezzo stampa, emulando il “modus operandi della Multiutility. Per questo motivo, preso atto della condotta di Hera e di una serie di elementi riguardanti il piano che non ci convincono, ci riserviamo di agire nei prossimi giorni nelle sedi opportune, anche istituzionali” conclude la nota..