Lavoratrici e lavoratori dei servizi ambientali chiedono più tutele per salute e sicurezza, salari adeguati e rispetto per chi garantisce ogni giorno un servizio essenziale
“Una media nazionale di adesione superiore all’87% e con molte realtà in cui la partecipazione è stata totale. Le lavoratrici e i lavoratori oggi hanno inviato un segnale forte alle controparti datoriali: il contratto deve essere rinnovato senza più indugi, con risposte concrete ai bisogni reali, con più tutele per salute e sicurezza, salari adeguati al costo della vita e rispetto per chi garantisce ogni giorno un servizio essenziale per i cittadini e l’ambiente”.Lo scrivono in una nota Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel in relazione alla giornata di sciopero nazionale dell’Igiene ambientale.
“C’è stata una straordinaria partecipazione sia allo sciopero che alle centinaia di presìdi organizzati in tutta Italia. FP Cgil, Fit Cisl Uil Trasporti e Fiadel territoriali hanno rappresentato a Prefetti, Sindaci e rappresentanti dell’ANCI le ragioni dello sciopero, incentrate su tematiche strategiche per il futuro del settore: rafforzare le misure preventive a tutela della salute e sicurezza per azzerare le troppe morti sul lavoro e le tante patologie professionali; valorizzare le professionalità per fermare la fuga di competenze verso altri settori e sostenere lo sviluppo industriale del settore; adeguare i salari erosi dall’inflazione al reale costo della vita; tutelare i lavoratori in appalto contrastando ogni forma di dumping contrattuale. Necessità inconciliabili con strategie datoriali che paiono ispirate soltanto a due inaccettabili obiettivi: allungare all’infinito i tempi della trattativa e comprimere il costo del lavoro per rinnovare al ribasso il Contratto unico dei servizi ambientali.
Con la grande partecipazione allo sciopero – prosegue la nota dei sindacati – le lavoratrici e i lavoratori dei servizi ambientali hanno confermato e sostenuto la linea decisa dal coordinamento nazionale unitario: organizzare e proseguire la mobilitazione fino al rinnovo del CCNL. In assenza di una celere ripresa delle trattative, che dia risposte concrete per il rinnovo del CCNL, Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel attiveranno ulteriori forme di mobilitazione, per porre le associazioni datoriali di fronte alle proprie responsabilità. Se alla consapevole determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori corrisponderà la disponibilità concreta delle imprese, le trattative potranno riprendere con rinnovato slancio verso un esito positivo. Se invece le associazioni datoriali continueranno a considerare il lavoro solo come un mero costo da comprimere,ci rivedremo nelle assemblee, in ogni luogo di lavoro e nelle piazze delle nostre città. Sapremo rivendicare ancora una volta il diritto a non morire o ammalarsi di lavoro, alla piena dignità professionale, ad un giusto salario, al libero e democratico esercizio del diritto di sciopero”.