“La FNS CISL è costretta a richiamare con forza l’attenzione della cittadinanza, delle istituzioni, delle amministrazioni locali e della politica nazionale su una situazione divenuta ormai insostenibile: la cronica e preoccupante carenza di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che compromette gravemente la capacità di garantire il soccorso tecnico urgente su tutto il territorio italiano”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Fns Cisl Massimo Vespia. “Senza giri di parole affermiamo come sia necessario chiamare le cose con il loro nome: i Vigili del Fuoco sono in grave difficoltà. Con l’organico attualmente disponibile il Corpo non riesce ad assicurare un servizio efficace, né nei presidi territoriali né nelle sedi centrali. La situazione organico è altrettanto critica per il personale tecnico e amministrativo (RTP), che non riesce più a svolgere le molte funzioni istituzionali comprese quelle complementari al servizio di soccorso nei comandi, nelle direzioni regionali e presso gli uffici centrali del Dipartimento.
A fronte di tutto ciò, si continua a ricorrere al massiccio uso degli straordinari per tamponare il servizio. Una pratica che non solo è ingiusta, ma anche irresponsabile, perché espone il personale a livelli di stress inaccettabili, contribuendo all’aumento preoccupante di infortuni, anche gravi e talvolta mortali. A rendere il quadro ancor più pesante è un altro dato altamente allarmante: il numero significativo di personale operativo e non operativo che, nei prossimi anni, andrà in quiescenza. È evidente che senza un’immediata inversione di rotta, un intervento urgente, intere aree del Paese rischiano di restare senza un presidio efficace di soccorso tecnico urgente. Anche se il Governo in questi ultimi anni ha cercato delle soluzioni con interventi normativi questi risultano insufficienti, e serve pertanto una presa di coscienza ferma e soprattutto onesta da parte della politica e del Governo stesso. È necessario non perdere ulteriore tempo e correre ai ripari, intervenendo con decisione per garantire al Paese un Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con un organico adeguato, stabile e certo nel tempo. La FNS CISL lancia questo allarme con senso di responsabilità e nella piena convinzione che sia ancora possibile adottare misure concrete per evitare che il servizio dei Vigili del Fuoco venga compromesso. Tuttavia, allo stesso tempo, la nostra Federazione sarà pronta a chiedere il conto politico a chi ha le responsabilità della gestione del Corpo, qualora durante questi mesi di emergenza annunciata e ignorata, qualche altro vigile del fuoco dovesse ferirsi gravemente o, peggio, perdere la vita nell’espletamento del proprio servizio. Sarebbe un prezzo inaccettabile, frutto dell’inerzia e dell’indifferenza. È bene ricordare che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è l’unico Corpo dello Stato in grado di svolgere funzioni di soccorso tecnico urgente in modo professionale e continuativo e non può essere sostituito da altre amministrazioni, né da associazioni di volontariato. Quando si chiude un distaccamento dei Vigili del Fuoco è come chiudere una scuola o un ospedale: si priva un territorio di un presidio dello Stato. Questo dovrebbe suscitare indignazione e reazione collettiva, non indifferenza. Per questi motivi, la FNS CISL rinnova e rafforza la propria vertenza sindacale nazionale, chiedendo con urgenza: l’assunzione straordinaria di personale operativo e amministrativo-tecnico-logistico, un piano serio e strutturato di rafforzamento degli organici su tutto il territorio nazionale; il superamento del ricorso strutturale agli straordinari come strumento ordinario di copertura del servizio. La sicurezza non può essere un lusso per pochi, ma deve restare un diritto fondamentale per tutti. Auspichiamo che ancora una volta questo appello non cada nel vuoto”, conclude Vespia.