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Industria. SKF Italia, Fim Cisl: “accordo innovativo su formazione e salario. Continua la spinta innovativa del Ccnl nella contrattazione decentrata”

Pubblicato il 21 Mar, 2019

Roma, 21 marzo 2019 – Raggiunta nella giornata di ieri l’ipotesi di accordo sul contratto integrativo SKF Italia.  La multinazionale svedese ha oltre 3500 addetti in Italia tra i siti di Airasca (To), Bari, Cassino (Lt), Villa Perosa, Massa e Poggiorusco (MN). L’intesa aumenta di circa 850 euro il premio aziendale (a regime nel 2021) e prevede importanti azioni sul welfare e la formazione.

Nel dettaglio sul fronte salariale 800 euro, netti non tassabili, che dal 2020 possono diventare 1000 sono utilizzabili in welfare con due innovazioni: la prima che il lavoratore ha la “possibilità di ripensamento”, ovvero se non utilizza tutta la quota può rimetterla in busta paga a tassazione corrente; la seconda che l’azienda sulla quota di welfare aggiungerà il 15% sempre netto. Quindi nel caso di 800 euro il lavoratore avrà 800+120=920 euro netti

Mentre sul fronte della formazione primo accordo in Italia che prevede che delle 24 ore di formazione del CCNL legate al diritto soggettivo del singolo dipendente, ben 8 saranno utilizzate per fare formazione ai lavoratori sui temi del Welfare (MètaSalute, Cometa, busta paga, utilizzo welfare aziendale, internet-point aziendali) e la docenza sarà fatta dalle Organizzazioni Sindacali insieme a quelle datoriali.
L’intesa in questo senso da una spinta significativa all’utilizzo della formazione verso i lavoratori per attività non solo legate alla produzione e al lavoro ma estendiamo l’utilizzo a tematiche anche sindacali condivise dalle parti.
Prevista anche una formazione specifica e aggiuntiva per tutti delegati sindacali sulle tematiche relative ai parametri del Premio di Risultato.

Sul fronte del welfare e dell’occupazione inoltre nell’intesa prevede che si attinga da un bacino dei lavoratori in contratto a tempo determinato e/o in staff leasing, con diritto di precedenza in base all’anzianità e alla fungibilità professionale nel caso di assunzioni future. Questo per salvaguardare e valorizzare quelle capacità professionali e competenze che il lavoratore ha acquisito nei periodi in cu ha lavorato in SKF.
Un accordo importante quindi quello raggiunto con SKF, che recepisce e innova il diritto soggettivo alla formazione inserito nel contratto nazionale, apre a relazioni industriali partecipative. Segno che dove si sviluppano relazioni sindacali che partono dall’esperienza e specificità dell’azienda si possono raggiungere ottimi risultati in termini economici, normativi per i lavoratori e di relazioni sindacali tra le parti.

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