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Lavoro. Fai Cisl: Ottimo risultato l’accordo in Spiedi con aumento di premi, welfare e partecipazione agli utili

Pubblicato il 7 Ago, 2025

È stato siglato in Spiedì, storica azienda abruzzese leader internazionale nella lavorazione di carne ovina, il nuovo accordo di secondo livello che prevede un aumento dei premi, del welfare e della partecipazione dei lavoratori. A darne notizia è la Segretaria generale della Fai Cisl Abruzzo Molise, Francesca Di Credico, che con Franco Pescara, firmatario dell’accordo insieme alla Rsa e ai rappresentanti dell’azienda, definisce l’intesa come “un ottimo risultato, di forte valore sociale ed economico”.Il contratto, informa la Federazione agroalimentare cislina, avrà validità triennale, con decorrenza dal primo gennaio 2025, e introduce un incremento significativo dei premi di risultato per tutte le lavoratrici e i lavoratori, con il riconoscimento di 400 euro annui, aumenta sia le risorse dedicate al welfare aziendale che gli strumenti per il benessere dei dipendenti e consolida il meccanismo di partecipazione agli utili aziendali avviato negli anni scorsi, prevedendo un importo annuo erogabile del 5% dell’utile complessivo: “Il ruolo del sindacato – affermano Di Credico e Pescara – resta centrale sia come presidio sociale che come rappresentanza reale”. Tra gli altri punti dell’accordo: “fringe benefit” del valore di 70 euro per ciascun dipendente, un “premio sicurezza” di 200 euro in caso di zero infortuni, un premio di 150 euro in assenza di reclami e resi, un riconoscimento di 250 euro per chi contribuisce al miglioramento delle attività con proposte o segnalazioni, ulteriori 24 ore di permesso retribuito per l’assistenza di familiari non autosufficienti, 3 giorni di congedo retribuito in più e orari più flessibili in caso di esigenze familiari gravi.Un commento positivo sull’intesa giunge anche dal Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che afferma: “Ancora una volta la buona contrattazione dimostra di essere uno strumento potente di crescita delle imprese e di emancipazione dei lavoratori, un obiettivo che da oggi si lega a doppio filo anche un impianto legislativo più adeguato, grazie alla nuova legge sulla partecipazione dei lavoratori fortemente promossa dalla Cisl e dalla Fai: sarà determinante realizzarne concretamente i principi anche nel settore agroalimentare, asset strategico per il Paese, sapendo di poter contare anche su concrete risorse economiche, stanziate per sostenere quella che è una transizione epocale, dal modello antagonista novecentesco verso un modello partecipativo, che valorizzi il protagonismo dei lavoratori, la centralità della persona, la qualità del lavoro”. 

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