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Lavoro. Fai Cisl: Primo sindacato nello stabilimento Heneke di Assemini (Cagliari)

Pubblicato il 23 Giu, 2025

La Fai Cisl conferma l’ottimo risultato ottenuto tre anni fa, vincendo le elezioni Rsu nello stabilimento Heineken di Assemini, in provincia di Cagliari. Alle operazioni di voto hanno partecipato 130 lavoratori e lavoratrici, il 90% degli aventi diritto, e la Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl si è imposta con il 45% delle preferenze, eleggendo due delegati su quattro, Angelo Dessi, risultato il più votato in assoluto e Salvatore Seddone.A darne notizia è la Fai Cisl di Cagliari: “L’esito della votazione – afferma il responsabile territoriale Emanuele Incani – riconosce sia il generoso e costante impegno profuso negli ultimi anni da parte di Angelo, caratterizzato da un ottimo lavoro di rappresentanza, contrattazione e tutela dei lavoratori, in sinergia con la nostra struttura territoriale, sia la fiducia riposta nel nuovo componente Salvatore. Il risultato, che arriva in un momento in cui lo stabilimento di Assemini soffre l’andamento incerto del mercato e le strategie di Heineken, ci sprona a persistere lungo il percorso iniziato, grazie anche alla collaborazione e il sostegno del Segretario nazionale Massimiliano Albanese e tutto il suo dipartimento, unitamente al coordinatore nazionale Gennaro De Falco. L’obiettivo è quello di migliorare sempre più la crescita umana e professionale delle persone e il sostegno alla competitività e alla qualità lavorativa, che ci spinge a crescere e consolidare la nostra rappresentanza in una realtà produttiva fondamentale per il territorio”. Un commento positivo sull’elezione giunge anche dal Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che augurando buon lavoro agli eletti afferma: “È fondamentale per la nostra organizzazione poter contare su sindacalisti competenti, costantemente vicini ai lavoratori e alle lavoratrici, sempre rivolti a coltivare relazioni partecipative: davanti alle sfide di oggi, come quelle per la transizione ecologica e tecnologica, la sicurezza alimentare, la competitività del made in Italy in uno scenario globale turbolento, è ancora più importante portare nei luoghi di lavoro la nostra visione di sindacato libero, autonomo, contrattualista, capace di realizzare concretamente uno sviluppo che sia davvero partecipato e inclusivo e una competizione che sappia distinguersi per la qualità del lavoro e la centralità della persona”.

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