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Lavoro. Rota (Fai Cisl): “Da Report Enpaia-Censis dati allarmanti. Invertire la rotta della crisi demografica”

“I dati forniti dal nuovo Rapporto Enpaia-Censis confermano un trend che denunciamo da anni e sul quale la politica continua a non fornire risposte adeguate”. Così il Segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota commenta quanto reso noto oggi dal nuovo Rapporto Enpaia-Censis dal titolo “Difficoltà e tenuta del Servizio sanitario e reazioni degli italiani”.
“Con un aumento della popolazione anziana da 11,3 milioni nel 2005 a 14,6 milioni nel 2025 fino ai 19 milioni di over 65 previsti entro il 2045, e con una corrispettiva diminuzione della popolazione in età lavorativa – afferma Rota – assistiamo a un indebolimento radicale del sistema socioassistenziale italiano che non possiamo permetterci. Servono approcci non ideologici capaci di realizzare una concreta inclusione socioeconomica dei migranti, favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, valorizzare la sanità integrativa come complementare e non certo sostitutiva della sanità pubblica, ampliare gli strumenti anche contrattuali per la conciliazione vita-lavoro e per il lavoro di cura, tutelare le categorie più fragili tra i lavoratori e i pensionati, e infine intervenire in modo più strutturale per recuperare le tante risorse disperse nei circuiti dell’evasione fiscale. Tutti obiettivi sui quali le parti sociali possono giocare un ruolo fondamentale di concerto con le istituzioni”.
“In questi anni – conclude il sindacalista – nei settori agroalimentari e ambientali abbiamo sviluppato una contrattazione molto attenta alle logiche mutualistiche e agli strumenti di alleggerimento della spesa pubblica, ma il tema va affrontato con una visione più ampia, che inverta la rotta della crisi demografica, una crisi che si fa sempre più evidente specialmente nelle aree interne, dove registriamo un ulteriore indebolimento del presidio umano di borghi e foreste che mette a rischio la tutela ambientale e il tessuto produttivo agroalimentare”.

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