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Lavoro. Vespia (Fns Cisl): “Finalmente Corte Europea per i Diritti dell’Uomo riconosce validità nostra posizione su scellerata soppressione del Corpo Forestale dello Stato con trasferimento 7000 dipendenti nei Carabinieri”

Pubblicato il 15 Feb, 2024

“Finalmente dopo 8 anni anche la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha riconosciuto la validità della posizione della Fns Cisl in merito alla scellerata soppressione del Corpo Forestale dello Stato con il trasferimento di 7000 dipendenti forestali nei Carabinieri e la loro conseguente militarizzazione”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Fns Cisl, Massimo Vespia, commentando la decisione della CEDU di rimettere mano al dossier sull’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con l’Arma dei Carabinieri. “Con la più forte azione sindacale e anche con manifestazioni di piazza- sottolinea Vespia- avevamo da subito sostenuto che l’operazione di annientare con un colpo di mano la mission istituzionale del CFS e i diritti dei lavoratori che si sono trovati a dover indossare la divisa dei carabinieri fosse un errore enorme da parte dell’allora governo Renzi. Essendo l’unica organizzazione sindacale confederale che aveva costruito una federazione per dare rappresentanza piena ai lavoratori del CFS non ci siamo mai arresi alla logica economica che aveva portato a sciogliere un Corpo con più di 100 anni di attività a difesa del patrimonio ambientale italiano, ma oggi finalmente otteniamo ragione dalla CEDU”. “A questo punto della vertenza auspichiamo che gli inviti espressi dalla Corte Europea siano accolti dal Governo e si proceda in fretta ad aprire il contraddittorio richiesto affinché si giunga ad un risarcimento morale e materiale per i lavoratori dell’ex CFS”, conclude il sindacalista.

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