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Licenziamenti Alitalia. Pellecchia (Fit-Cisl): “In poche righe si cancellano anni di storia dell’azienda penalizzando lavoratrici e lavoratori”

Pubblicato il 2 Dic, 2023

“È surreale e incomprensibile che in Italia si licenzino quelle professionalità che saranno a breve indispensabili vista la significativa ripresa del trasporto aereo. I dati di traffico presentati dall’Enac nei primi giorni di novembre e relativi al terzo trimestre 2023, scattano una fotografia di un mercato del trasporto aereo italiano in salute, registrando un incremento del +11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un +4,2% rispetto al terzo trimestre 2019 (anno pre-pandemia) nel comparto passeggeri. Performance ugualmente positive anche nel settore cargo”: è quanto dichiara in una nota il Segretario Generale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, commentando la discutibile decisione dei commissari di Alitalia in amministrazione straordinaria, avvenuta peraltro senza un preventivo confronto con il sindacato, di licenziare 2.723 dipendenti con la motivazione di essere «impossibilitata al reimpiego dei lavoratori».

“La notizia di questi licenziamenti giunge in maniera totalmente inaspettata, soprattutto alla luce dei precisi impegni presi con il sindacato e quindi con le lavoratrici e i lavoratori che non possono essere disattesi. In considerazione del previsto trend di crescita di domanda del trasporto aereo – continua la nota – noi chiediamo che alle lavoratrici e lavoratori vada garantito il mantenimento delle certificazioni aeronautiche e la proroga della cassa integrazione, almeno fino alla loro ricollocazione che, sulla base dei dati di traffico e dei programmi previsti dal piano industriale di Ita con l’acquisizione di nuovi aeromobili, può avvenire entro il 2025”.

“I licenziamenti, insieme alle significative rimodulazioni verso il basso degli assegni di indennità, appaiono un coordinato disprezzo nei confronti di persone che per decenni hanno lavorato con dedizione e sacrificio per garantire l’esercizio delle attività di quella che era la nostra compagnia di bandiera” sottolinea ancora Pellecchia e conclude: “chiederemo a breve un incontro con i Ministeri competenti (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero del Lavoro, Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e, allo stesso tempo, solleciteremo la proprietà affinchè ritiri la procedura di licenziamento avviata ieri dai commissari” conclude Pellecchia.

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