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Manovra.Rota (Fai Cisl): “Misure positive sul lavoro ma su ambiente e fasce deboli non ci siamo”

Pubblicato il 30 Ott, 2025

“In manovra abbiamo riscontrato diverse misure positive sul lavoro ma su ambiente e fasce deboli non ci siamo”. Lo ha detto Onofrio Rota, Segretario generale della Fai-Cisl nazionale, nell’intervento di chiusura a Matera del Consiglio generale della Fai Basilicata, commentando il testo della Legge di Bilancio approdato in Senato.
“Tra le misure positive – ha affermato il leader della Federazione agroalimentare della Cisl – ce ne sono alcune rilevanti, frutto del dialogo e delle proposte della Cisl, come la riduzione Irpef o la detassazione degli accordi di produttività oppure i sostegni alla conciliazione vita-lavoro. Apprezziamo poi il rinvio della sugar e della plastic tax che, come abbiamo più volte fatto presente, non rappresentano la via giusta per tutelare salute e ambiente ma piuttosto un balzello che andrebbe a colpire lavoratori e imprese di varie filiere agroalimentari. Così come valutiamo positivamente gli esoneri per agevolare le stabilizzazioni e il rinnovo dell’Ape Sociale, che però andrebbe ampliata assieme al riconoscimento di ulteriori professionalità altamente usuranti, come alcune presenti nella pesca, in agricoltura, nella forestazione. Ma sostanzialmente – ha aggiunto il sindacalista – la manovra può e deve essere migliorata perché vola in basso sul piano degli investimenti per la crescita e dei sostegni alle fasce più deboli, rimane inoltre l’iniqua flat tax e soprattutto, per quanto riguarda la nostra categoria, risultano assenti gli investimenti per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la cura ambientale, nonostante sia accertato che la riparazione dei danni costi ogni anno alla collettività molto più della manutenzione del territorio”.
“Saremo al fianco della Cisl – ha concluso Rota – nel ‘Cammino della Responsabilità’, con una mobilitazione che senza sterili antagonismi punta a consolidare la Legge di Bilancio, rivendicando il suo miglioramento a cominciare dal dovuto finanziamento alla partecipazione dei lavoratori e dall’ampliamento degli sgravi anche per le fasce più fragili della società, in cui rientrano anche tanti lavoratori poveri e pensionati dei nostri settori, ai quali il governo deve saper dare risposte concrete”.