Uliano: “Rilanciare la dimensione produttiva dell’Italia è la condizione essenziale per garantire occupazione stabile, salari dignitosi, diritti esigibili”
Con lo slogan “Partecipazione è cambiamento! Un altro mondo è possibile” si aprirà il prossimo 28 maggio la tre giorni del XXI Congresso Nazionale della FIM CISL a Napoli, presso la Città della Scienza.
Il Congresso, a cui parteciperanno oltre 500 delegati provenienti da tutte le regioni italiane e ospiti nazionali e internazionali, si aprirà dopo i saluti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi con la relazione della Segreteria nazionale FIM a cura del segretario generale Ferdinando Uliano. Dopo il dibattito, concluderà i lavori della prima giornata il segretario nazionale CISL Giorgio Graziani.
Le tre giornate congressuali FIM vedranno al centro il dibattito dei delegati, improntato sui temi affrontati dalla relazione, cui faranno contorno le tavole rotonde e gli interventi degli ospiti. Il mondo metalmeccanico è infatti alle prese oltre che con il rinnovo del Contratto, anche con l’imponente cambiamento in atto nel mondo del lavoro e a livello geopolitico, che sta riconfigurando equilibri economici e politici. “Proprio per questo – sottolinea il segretario generale FIM Ferdinando Uliano – abbiamo scelto lo slogan ‘Partecipazione è cambiamento! Un altro mondo è possibile’ perché davanti ai grandi processi in atto sul piano economico, industriale ambientale e politico abbiamo la necessità di immaginare e lavorare insieme per un mondo che ponga al centro le persone davanti alle grandi trasformazioni in atto e lavori per costruire la pace, condizione quest’ultima senza la quale nessuna politica di sviluppo e benessere è possibile”.
La giornata del 29 maggio invece si aprirà con una tavola rotonda dal titolo: “Quali Politiche espansive per il rilancio industriale” cui prenderanno parte il ministro Adolfo Urso, Paolo Gentiloni già commissario europeo per l’economia ed ex presidente del Consiglio, Francesco Saraceno professore di macroeconomia alla Sciences Po e alla Luiss, oltre al segretario generale FIM Ferdinando Uliano.
Seguirà nel pomeriggio una tavola rotonda dal titolo “Conflitti e ruolo del sindacato internazionale per la costruzione della pace” a cui parteciperanno Don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi; Abdelkareem Faize Saed, segretario generale Federazione sindacale generale palestinese PGFTU; Judith Kirton Darling, segretaria di industriAll Europe; Kemal Ozkan, segretario generale aggiunto di IndustriAll Global e con i contributi video di S. Em. Cardinale Pierbattista Pizzaballa OFM e di Luc Triangle, segretario generale ITUC.
Nella giornata verrà presentato il Cruscotto Metalmeccanico a cura del dott. Fedele De Novellis e del dott. Maurizio Benetti.
L’ultima giornata del 30 maggio si concluderà dopo il dibattito dei delegati con l’intervento della segretaria generale CISL Daniela Fumarola e con la proclamazione degli eletti al Consiglio generale e l’elezione del segretario generale e della Segreteria nazionale oltre a tutti gli organismi statutari.
“Il Congresso – ha aggiunto Uliano – rappresenta un momento fondamentale, una grande occasione di confronto e dibattito. Sarà un laboratorio di idee e proposte per affrontare le grandi trasformazioni che stanno investendo il settore metalmeccanico. I cambiamenti tecnologici in corso impongono una riflessione profonda sulle prospettive industriali del Paese: rilanciare la dimensione produttiva dell’Italia è la condizione essenziale per garantire occupazione stabile, salari dignitosi, diritti esigibili e risposte nuove e concrete alle nuove forme di povertà che colpiscono sempre più lavoratori e famiglie.
Ma non possiamo ignorare la situazione di grave stallo nella trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale dei Metalmeccanici. Una rottura grave, una chiusura incomprensibile da parte delle controparti datoriali, che rifiutano ogni richiesta di riapertura del tavolo, ponendo veti e pregiudiziali inaccettabili, facendo arretrare le relazioni industriali nel nostro Paese. Questa è una mancanza di rispetto verso 1,5 milioni di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici che da troppo tempo attendono risposte concrete.
Per questo, la vertenza contrattuale sarà al centro della nostra strategia sindacale unitaria. Non ci fermeremo, non resteremo fermi davanti a chi pensa di poter cancellare diritti e dignità verso quei lavoratori che ogni giorno costruiscono il futuro industriale di questo Paese. Il contratto si rinnova con il confronto, non con i muri.”