“Prima di discutere di cassaintegrazione Acciaierie d’Italia ci parli di prospettiva”, così Roberto Benaglia Segretario generale della Fim Cisl in un intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia alla vigilia dell’incontro che domani alle 15 si terrà a Roma presso la sede di Confindustria in viale dell’Astronomia. “La priorità è capire cosa succede nel 2022 . Così non va , non può andare. Siamo ancora a livelli troppo bassi in questi mesi non abbiamo visto nessuna impennata rispetto sia all’andamento degli impianti , che alle tonnellate di acciaio prodotte. Ovunque il mercato sta andando in maniera nettamente positiva”.
Il leader delle tute blu della Cisl poi sottolinea come: “non siamo disposti a parlare di cassa integrazionea perdere. Qui bisogna produrre di più. L’azienda dice che vuole produrre 6 mln di tonnellate? Bene, secondo noi con 6 mln di tonnellate si può avere poca gente o qusi nessuno in cassa” – “serve un piano di crescita. Se dobbiamo veramente decarbonizzare, bisogna cominciare ora –dice – con i passi giusti e andare avanti progressivamente”.
Poi dice “se esiste un nodo costi energia e materie prime siamo disposti a discuterne, ma azienda dica come pensa di migliorare la produzione per arrivare a 6mln di tonnellate”, discutiamo prima di questo poi sul resto. Sulla quota dello Stato che a maggio in Acciaierie d’Italia dovrebbe salire al 60% del capitale – Benaglia dice: “qualche mese fa il Ministro Giancarlo Giorgetti ci diceva che voleva anticipare rispetto a maggio, adesso sentiamo che non si fa più nulla” – se c’è un rinvio rischia di essere il prossimo anno. Ma così si bloccano azienda, sviluppo e rilancio”.