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Metalmeccanici. Fim Cisl: ”Acciaierie D’Italia. Avviato un percorso di responsabilità, ora si cambi passo”

Si è da poco concluso il vertice al MiSE tra governo, con i Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, le organizzazioni sindacali e le regioni,  su l’ex-Ilva oggi Acciaierie D’Italia.

Un vertice che arriva dopo il coordinamento nazionale del 15 giugno a Taranto.

Il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Bengalia all’uscita dall’incontro ha dichiarato: 

“il governo ci ha ascoltato, al di là dei dati tecnici nel sito tarantino e negli altri siti del gruppo c’è una situazione non solo di crisi aziendale e finanziaria ma di degrado. 

L’azienda, in questo momento, non è in condizioni di garantire la marciabilità degli impianti e un minimo di attività in sicurezza. 

Una situazione che stante così non può più andare avanti, per questo abbiamo chiesto a governo e azienda che i due anni di rinvio per la definizione degli accordi, con l’ingresso in maggioranza dello Stato non passino invano. 

Oggi c’è una situazione di crisi finanziaria che deve essere  affrontata e risolta nel più breve tempo possibile, siamo in una situazione tale per cui  i lavoratori degli appalti non essendo pagati facciano da banca ad un azienda che dichiara di non avere risorse. 

Importante anche mantenere alta l’attenzione sul bacino dei lavoratori di Ilva in AS che per noi rimangono tra i punti di forza per il rilancio del polo siderurgico italiano. 

Il governo che oggi è azionista e seppur ancora  non in maggioranza può aiutare l’azienda ad avere il necessario credito per poter fare gli investimenti, aumentare la produzione e ridurre la cassa integrazione. 

C’è poi un tema legato agli ammortizzatori che deve essere risolto, per tutti i lavoratori,  per questo abbiamo chiesto al ministro Orlando una verifica sull’uso degli ammortizzatori perché non è assolutamente possibile che con un mercato della siderurgia mai come negli ultimi anni positivo, diminuisca la produzione e  aumenti il numero di cassintegrati. Bisogna intervenire non possiamo aspettare la decarbonizzazione, bisogna dare stabilità e prospettiva ai lavoratori da subito mettendo in funzione e in sicurezza gli impianti.

Le risposte del governo sono state di responsabilità e di assunzione di un ruolo, abbiamo concordato per questo un aggiornamento prima della pausa estiva, per una verifica  sulla situazione finanziaria in modo da avere le condizioni per più produzione e più sicurezza degli impianti  e di avere una verifica degli ammortizzatori che l’azienda sta portando avanti senza un accordo sindacale, senza del quale a pagare sono sempre i lavoratori. Ovviamente questo può avvenire riprendendo le relazioni sindacali. In una situazione di crisi si esce con gli accordi sindacali. Oggi abbiamo messo in campo un percorso di responsabilità. 

Il secondo semestre dell’anno deve segnare un cambio di passo, ovviamente faremo in modo che nelle prossime settimane le risposte del governo siano efficaci.”

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