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Metalmeccanici. Fim Cisl: Acciaierie D’Italia. Bene il rispetto del cronoprogramma degli interventi, ora accelerare su decarbonizzazione e riduzione cassa


Si è da poco concluso a Roma, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, l’incontro di aggiornamento sulla vertenza Acciaierie D’Italia, tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Ministro Urso, il Ministro Picchetto Fratin, il Ministro Calderone, il Ministro Giorgetti (in collegamento), i Commissari straordinari e i Segretari generali di FIM, FIOM, UILM, Uliano, De Palma, Palombella. In apertura, il Ministro Urso ha confermato il positivo andamento e rispetto del cronoprogramma degli interventi. La Calderone ha annunciato, pur restando ancora in essere una situazione di ammortizzatori, la riduzione degli stessi e investimenti nella formazione del personale. Il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato la conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto attiene all’autorizzazione dell’AIA.
Il Segretario generale FIM Ferdinando Uliano ha dichiarato : “far ripartire Taranto è fondamentale per l’industria del nostro Paese. Accogliamo quindi positivamente la ripresa entro i tempi di Afo 1, come pure la gestione degli ammortizzatori sociali. In questa direzione ci auguriamo che anche gli impianti a valle di AFO delle aree a freddo riprendano quanto prima a lavorare. Ora, ha sottolineato poi  il Segretario generale FIM, è fondamentale capire anche i tempi di ripartenza di Afo 2, ma anche l’entità della produzione che ci si aspetta per 2025 e con essa la garanzia e salvaguardia dei livelli occupazionali riguardanti non solo quelli di ADI in AS ma anche di Ilva in As, appalti e indotto. oltre a capire la situazione del percorso del bando di acquisizione rispetto alle manifestazioni di interesse e quando queste, ad avviso dei commissari, contengano le necessarie garanzie, a partire da quelle della sostenibilità sociale e ambientale”.
Il Commissario Quaranta, rispetto alle domande, ha sottolineato come il recupero produttivo che si sta mettendo in atto con il rifacimento degli altiforni sia stato consequenziale a tutta una serie di interventi sugli impianti che non erano stati realizzati e alla realizzazione del forno elettrico. Procederemo ora al riavviamento di Afo 2, ma ha precisato – Quaranta questo comporterà non pochi problemi, visto che il precedente gestore lo ha lasciato con la ghisa in pancia. Questo implica che la produzione nel 2025 sarà tra i 3 e i 3.8 milioni di tonnellate colate.Per quanto riguarda la decarbonizzazione, Quaranta ha sottolineato che tutto quanto previsto dal punto di vista ambientale è stato fatto. Dal punto di vista ambientale abbiamo sostenuto dei costi notevoli, quasi 2.5 miliardi di euro. Ora siamo consapevoli che lo stabilimento a ciclo integrato di Taranto oggi rispetta tutte le leggi UE sulla normativa ambientale. Ha inoltre ricordato il recente memorandum tra le tre società Ilva in As, ADI in As e DRI Italia per la produzione di preridotto finalizzato all’abbattimento degli inquinanti e riduzione della CO2. Il Ministro Urso riguardo ai possibili acquirenti ha ricordato l’importanza della golden power rispetto all’indirizzo strategico della presenza dello Stato nel capitale di ADI e che procedura è ancora nella fase di data room alla quale seguiranno tutte le interlocuzioni possibili

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