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Metalmeccanici. Fim Cisl: “Documento su piano industriale Stellantis Italia”

Pubblicato il 8 Mar, 2022

“Il piano presentato dal Ceo Carlos Tavares il 1°marzo 2022 mette in evidenza le strategie complessive del gruppo Stellantis, le soluzioni di mobilità innovative, pulite, sicure ed economicamente accessibili, in un settore in forte cambiamento, con obiettivi ambiziosi di raddoppio dei ricavi a 300 mld entro il 2030, con un reddito operativo a due cifre e con investimenti in ricerca e sviluppo pari all’8% dei ricavi, ma non definisce con precisione cosa succede nei diversi stabilimenti ed enti Italiani.

Al centro del piano i progetti e i piani illustrati all’Ev Day e al Software Day, in particolare gli investimenti pari a 30 miliardi per l’elettrificazione dei 14 marchi e l’obiettivo al 2030 al 100% elettrico in Europa e al 50% negli Usa, l’investimento su 5 gigafactory. Tutti aspetti che valutiamo positivamente, è importante che il gruppo non si attardi per gli investimenti sulle motorizzazioni, sulle innovazioni tecnologiche, sulla connettività e sulla guida autonoma per essere al passo con il cambiamento tecnologico, ma riteniamo sia altrettanto necessario garantire la sostenibilità sociale di queste scelte e soprattutto come tuteliamo nelle transizioni i lavoratori e il patrimonio industriale nel nostro Paese.

Non basta annunciare 100 lanci di nuove auto entro il 2030 e gli obiettivi di triplicare i ricavi dei veicoli premium e luxury di Maserati, Alfa Romeo, Lancia e Ds, è necessario comprendere quali e quanti sono i lanci di nuove produzioni per gli stabilimenti Italiani, la loro tempistica, per comprendere la coerenza complessiva con gli impegni già presi e la loro coerenza con la valorizzazione delle realtà Italiane. Per questo chiediamo che a partire dall’incontro in sede ministeriale del 10 marzo, si apra un percorso concreto e puntuale su come s’intende sviluppare il piano nei suoi vari aspetti per cogliere l’obiettivo della salvaguardia industriale, occupazionale e la saturazione degli impianti. E’ con questo spirito che abbiamo elaborato un documento come Fim-Cisl, insieme al nostro coordinamento nazionale Stellantis, per fare il punto sulle realtà più significative evidenziando la stato attuale, gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare per mettere in sicurezza i lavoratori italiani e le realtà Italiane.

Il Governo deve svolgere insieme alle organizzazioni sindacali, un ruolo attivo, di sostegno, di garanzia e negoziale per ottenere il massimo risultato per i lavoratori e per il nostro Paese. Le politiche di incentivazione alla domanda e quelle a sostegno di politiche di rafforzamento industriale devono essere accompagnate da precise richieste di garanzia per Stellantis Italia e per le aziende della fornitura e dell’indotto. La scelta del Fondo per l’automotive coglie le richieste che avevamo posto per il settore, ma le risorse per il sostegno agli incentivi alla domanda devono essere aggiuntive alle risorse stanziate. Come Fim-Cisl chiediamo inoltre la costituzione di un comitato tecnico con la presenza anche delle organizzazioni sindacali per definirne gli indirizzi strategici. E’ inoltre indispensabile che data la situazione continua degli stop produttivi per i semiconduttori si neutralizzi il periodo di Cassa Integrazione utilizzata.”

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