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Metalmeccanici. Fim Cisl: “Stellantis Termoli. Da Tavares non ci sono state risposte su GigaFactory. Urgente convocazione da parte del Governo”

Pubblicato il 19 Gen, 2022

Questa mattina l’ad di Stellantis Tavares ha fatto visita a sorpresa allo stabilimento di Termoli dove si producono motori benzina e cambi per il Gruppo.

L’ad, ha voluto con l’occasione, incontrare anche le Rsa dello stabilimento durante l’incontro Tavares ha sottolineato le differenze dei costi produttivi tra i motori francesi Pure tech e quelli italiani“GSE”, in particolare di Termoli, che secondo quanto dichiarato dall’ad avrebbero un costo medio maggiore. Nulla invece ha dichiarato l’ad rispetto all’annuncio che lo stesso Gruppo aveva fatto in sede ministeriale l’8 giugno scorso rispetto all’investimento per una giga-factory per la produzione delle batterie a Termoli.

Per Uliano e Laviano, pur avendo valutato significativa la visita da parte di Tavares, ci aspettavamo risposte concrete rispetto alla gigafactory, in particolare la conclusione dell’operazione d’investimento sul sito di Termoli e i dettagli sul perimetro occupazionale che dovrebbe interessare la “ nuova” fabbrica e con essa la partenza degli investimenti, come si  gestirà la fase di transizione dalla produzione di motori alle batterie e riqualificazione delle competenze professionale .

Diventa a questo punto necessario una convocazione urgente del tavolo Stellantis in sede ministeriale per avere un chiarimento con il Governo su come mai non si è concluso positivamente a 7 mesi dall’annuncio la costruzione della giga factory.

Il Governo a questo punto non può più perdere tempo, deve dare una risposta chiara sugli investimenti. Ci aspettiamo  una convocazione urgente per avere un confronto chiaro su giga factory che  rappresenta un asset strategico importante per la salvaguardia, non solo dei lavoratori di Termoli ma anche di tutti gli altri siti produttivi del Gruppo Stellantis. Pertanto nel prossimo incontro oltre ad affrontare quest’aspetto per noi diventa fondamentale ripercorrere e confermare gli accordi già sottoscritti di messa in sicurezza degli stabilimenti di Melfi, Polo torinese, ed enti centrali, oltre che avere risposte per tutti gli altri stabilimenti ed enti del Gruppo, prima della presentazione del piano industriale del Gruppo per il 1 di Marzo.

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