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Metalmeccanici. Fim Cisl: “Termini Imerese. Per i 635 lavoratori tutto bloccato al Ministero dello Sviluppo Economico. Giorgetti ci convochi con urgenza”

Pubblicato il 22 Feb, 2021

Roma, 22 febbraio 2021. Il Ministero dello Sviluppo Economico, il 5 di febbraio scorso doveva pronunciarsi sulprogetto di riconversione industriale per l’ex sito Fiat di Termini Imerese per individuareuna soluzione occupazionale agli oltre 635 lavoratori in Cassa Integrazione da oltre 10anni. La caduta del governo ha fermato tutto e al momento nonostante l’insediamento delnuovo Esecutivo e la nomina del nuovo Ministro allo Sviluppo Economico non si hannoriscontri concreti su chi sta seguendo la crisi dello stabilimento siciliano.

Nella giornata di mercoledì 24 febbraio presso i cancelli della Blutec di Termini Imerese glioltre 635 lavoratori si riuniscono in assemblea per manifestare la loro rabbia echiederanno alle istituzioni regionali e nazionali di agire in tempi brevi rispettando agliimpegni presi. Non si può perdere ulteriore tempo, lo diciamo con forza al nuovo Ministrodello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Dall’inizio della vertenza dello stabilimentodi Termini Imerese con la comunicazione di chiusura del sito sono passati 11 anni. Primadell’attuale esecutivo Draghi ben sette governi e otto ministri dello Sviluppo Economiconon solo non sono riusciti a trovare una soluzione industriale e occupazionali dentro lostabilimento di Termini Imerese, ma nemmeno sono riusciti ad attuare forme diricollocazione occupazionale in altri ambiti lavorativi per un lavoratore ex-Fiat.

Come organizzazioni sindacali abbiamo sollecitato il precedente Governo a costituire unanew-co controllata dai creditori pubblici di Blutec, nell’ambito di un accordo concordatariosui debiti che l’azienda ha nei confronti dello Stato. Questa soluzione consentirebbe allanuova società di prendere in carico i lavoratori e lo stabilimento ed avviare così unprocesso di reindustrializzazione con le aziende interessati ad investire nel sito, dando ailavoratori tutte le garanzie necessarie per accompagnarli nel difficile processo dirioccupazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economico si era preso l’impegno già nel mese di dicembre2020 di individuare le concrete soluzioni, anche con il coinvolgimento di Invitalia, per lacostituzione della New-co e doveva pronunciarsi sul progetto di riconversione presentatodal consorzio Smart City Group.

A tutt’oggi non ci sono passi in avanti e questo ci preoccupa molto, anche perché alcuneiniziative imprenditoriali che avevano mostrato interesse stanno venendo meno.
E’ indispensabile fare presto, per questo sollecitiamo il nuovo Ministro dello SviluppoEconomico di convocare con urgenza le organizzazioni sindacali in rappresentanza deglioltre 635 lavoratori attualmente in Cassa Integrazione fino a giugno 2021, per fare il puntosulla difficile situazione e una verifica puntuale sullo stato di avanzamento degli impegnipresi.

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