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Metalmeccanici. Nobis (Fim Cisl): “Electrolux. I lavoratori approvano l’accordo per l’investimento di 102 milioni a Solaro”

Pubblicato il 21 Gen, 2023

I lavoratori della Electrolux sede di Solaro (MI)  approvano a larga maggioranza – l’ipotesi di accordo sottoscritto nella nottata del 17 gennaio scorso, per l’avvio di una nuova piattaforma di lavastoviglie di media ed alta gamma nel sito lombardo. La multinazionale svedese investirà 102 milioni di euro che prevedono interventi di automazione sulle linee e il rinnovo dei reparti tecnologici. Obiettivo è quello di posizionare la futura lavastoviglie nel medio e alto livello di gamma e aumentare le quote di mercato con la produzione a regime di 1milione 300 mila pezzi a fronte dei 780 mila prodotti in media negli ultimi anni. In Europa nel 2022 sono stati venduti 11 milioni di pezzi, per il 2023 è previsto un aumento del 5%, 600 mila pezzi. Il mercato non è ancora saturo, come lo è per il frigorifero e la lavatrice. Le lavastoviglie infatti, sono presenti nel 51% delle case italiane e nel 48% europee.“Questo investimento è un’operazione importante non solo per gli 800 dipendenti di Solaro, ma per tutto il sistema industriale italiano. -spiega Massimiliano Nobis segretario nazionale della Fim Cisl – Electrolux dimostra di credere nel made in Italy e nel know how maturato in anni di storia italiana della produzione del “bianco”. Dopo gli investimenti nello stabilimento di Susegana di 130 milioni con due nuove linee per la produzione di frigoriferi e Porcia di 45 milioni per la reindustrializzazione del processo di produzione delle lavatrici e il lancio della lavasciuga, Electrolux effettua questo nuovo investimento di 102 milioni di euro. È evidente quindi che produrre elettrodomestici in Italia è ancora economicamente sostenibile, quando si producono prodotti di qualità e si trovano accordi con le parti sindacali nel gestire lo sviluppo dei piani di reindustrializzazione.”L’accordo nello specifico prevede che il gettito produttivo orario passerà sulle future linee di montaggio a 108 pezzi l’ora. E’ assicurato che i carichi individuali di lavoro e gli indici di salute e sicurezza non peggiorino, con l’automatizzazione di alcune operazioni del processo in linea e con l’inserimento a tempo indeterminato a regime di 100 lavoratori addetti alla produzione, di cui 80 sulle linee di montaggio, 10 in magazzino e 10 nelle aree tecnologiche. Le assunzioni partiranno ad inizio 2024 e poi proseguiranno fino al 2026, e saranno rivolte prioritariamente ai lavoratori che stanno lavorando o che hanno già lavorato con contratto a termine a partire dal 2020.“L’intesa prevede – conclude Nobis – che vi sia il coinvolgimento nel piano di reindustrializzazione delle linee non solo della Rsu, ma anche di volta in volta dei lavoratori che operano sulle postazioni, per raccogliere anche loro suggerimenti. Monitoreremo che quanto concordato sia puntualmente realizzato. La partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori è sempre più nevralgico per il successo di un’azienda, da un lato si valorizza la persona e la sua professionalità e dall’altro si aumenta il valore del prodotto e la sua marginalità.”

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