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Metalmeccanici. Sindacati: Iveco Defence Vehicles. Prosegue il confronto con Iveco e Leonardo sulla cessione

In data odierna, alla presenza del Ministro Urso, si è svolto presso il MIMIT un incontro con le società Iveco e Leonardo e i sindacati FIM, FIOM, UILM, FISMIC, UGLM e AQCFR sul tema della cessione della divisione Defence (Iveco Defence Vehicles).

Il Gruppo Leonardo durante l’incontro ha dichiarato che saranno garantiti i livelli occupazionale e gli organici attualmente in essere nonché tutte le attività degli stabilimenti di Bolzano, Piacenza e Vittorio Veneto e confermato che il perfezionamento dell’operazione di closing avverrà entro il primo trimestre del 2026.

Come FIM abbiamo ribadito la necessità di stabilizzare tutti i circa 250 lavoratori attualmente in contratto di somministrazione e di confermare all’interno della società i dipendenti oggi impiegati nel servizio di sorveglianza.

La FIM ha inoltre posto il problema dell’armonizzazione degli aspetti normativi e contrattuali, affinché si proceda ad un’analisi approfondita finalizzata a valorizzare le condizioni di miglior favore attualmente garantite dal CCSL (Contratto Specifico di Lavoro) e dall’integrativo del Gruppo

Leonardo, permettendo un’integrazione che consenta a tutti i lavoratori i migliori trattamenti possibili. A questo proposito, abbiamo chiesto la calendarizzazione di una serie di incontri tra le parti, funzionali ad assicurare tutte le condizioni normative e salariali oggi presenti nei tre siti.

Il Ministro Urso ci ha inoltre comunicato che il 28 ottobre incontrerà i rappresentanti di Tata Motors.

A questo proposito abbiamo ribadito l’urgenza che nei giorni immediatamente successivi sia convocato al MIMIT un incontro con le Organizzazioni Sindacali e Tata. Infatti, successivamente all’annuncio del 31 luglio, non abbiamo ricevuto alcun ulteriore chiarimento rispetto alla cessione della parte civile di Iveco.

Il clima di incertezza causato dalla mancanza di interlocuzione con la società indiana sta creando notevole disagio tra i lavoratori del Gruppo. Vogliamo capire qual è il piano industriale che riguarda gli oltre 13.000 lavoratori oggi dipendenti di un’eccellenza dell’industria nazionale.

Oltre a ciò, vogliamo capire quali garanzie saranno messe in campo, nella fase di acquisizione e soprattutto in prospettiva, a salvaguardia dell’attuale occupazione.

Apprezziamo l’impegno del Ministero nell’aver accompagnato questa delicata fase di passaggio della proprietà di Iveco, tuttavia, la grande transizione che sta caratterizzando il settore e che riguarda tutto il mercato europeo richiede un’attenzione particolare e strutturata nel tempo da parte del Governo, a garanzia del lavoro delle produzioni nazionali.