Apprendiamo dalla stampa dell’importante investimento siglato ierial Palazzo della Moncloa in Spagna alla presenza del primo ministroSpagnolo Sanchez, un investimento di 4,1 miliardi relativo per lacostruzione di una gigafactory di batterie a Saragozza in Spagna daparte del Gruppo Stellantis e del gruppo cinese Catl. L’impiantopotrebbe raggiungere una capacità di 50 Gwh e produrrà batterie allitio ferro fosfato su larga scala. La joint venture al 50% tra Catl e Stellantis, apprendiamo sempredalla stampa, potenzierà l’offerta Lfp di Stellantis consentendoalla casa automobilistica di offrire autovetture, crossover e suvelettrici a batteria di qualità superiore nei segmenti B e C conautonomie intermedie. Un annuncio quello di Stellantis, in contrasto con le motivazioniaddotte al MiMit rispetto allo stop dell’investimento sullagigafactory di Termoli. Chiediamo a Stellantis e ACC di rimuoverelo stop sull’importante investimento della gigafactory Molisana, senza la quale non c’è sicurezza occupazionale per il plant diTermoli, ma tutti gli stabilimenti italiani perdono capacitàcompetitiva sulle future auto elettriche prodotte nel nostro paese. Inoltre il Governo deve dirci quali strategie e quali investimentiintende mettere in campo per il settore, la Spagna ha recentementeaggiornato con importanti risorse economiche il Piano nazionaleintegrato di energia e clima (Pniec) 2021-2023 con l’obiettivo diarrivare arrivare a 5,5 milioni di auto elettriche e all’81% dielettricità rinnovabile.
Metalmeccanici. Uliano (Fim Cisl): “Gigafactory: dopo l’investimento spagnolo, Stellantis, ACCsblocchino Termoli”
Pubblicato il 10 Dic, 2024