Le comunicazioni fatte al Parlamento dal presidente di Stellantis, John Elkann, ribadiscono quanto già annunciato in sede MIMIT il 14 eil 17 dicembre, evidenziando un cambio d’impostazione rispetto alla gestione di Tavares. Accogliamo positivamente l’impegno assunto anchein sede parlamentare, di considerare l’Italia come un paese centralenella strategia di Stellantis e di non chiudere stabilimenti.Tuttavia, è fondamentale che vengano rispettati i tempi dei lanciproduttivi già comunicati alle organizzazioni sindacali, poichéquesto consentirebbe una riduzione dell’impatto negativo che lacassa integrazione continua ad avere su tutti gli stabilimenti delGruppo.Le iniziative sindacali intraprese nel corso del 2024, che hannoportato anche alla rimozione dell’amministratore delegato Tavares,hanno determinato un cambio di rotta strategico. In particolare,l’adozione di motorizzazioni ibride per cogliere le opportunità dimercato rappresenta un passo importante per aumentare i volumiproduttivi. Inoltre, l’implementazione in Italia della piattaforma per levetture più piccole e il maggiore impegno nei confrontidell’indotto delle aziende italiane sono segnali positivi, machiediamo ulteriori garanzie per il settore.Riteniamo però che nella comunicazione di John Elkann manchinorisposte chiare sul rilancio di Maserati negli stabilimenti italiani.Tale rilancio è necessario per mettere in sicurezza l’occupazionein realtà strategiche come Mirafiori e Modena. Inoltre, reputiamoindispensabile che Stellantis investa in una gigafactory nel nostropaese. Se non è possibile realizzarla con ACC, occorre trovaresinergie con altri soggetti, ma l’Italia deve dotarsi di unaproduzione di batterie in grado di rendere più competitive le nostreproduzioni automobilistiche.È cruciale, inoltre, un intervento strutturale sul costodell’energia per eliminare ogni possibile alibi agli investimentiindustriali nel nostro paese. Allo stesso tempo, la politica e iparlamentari italiani devono lavorare per modificare le posizioni delpiano UE sull’auto, destinando un fondo specifico per il settore,sul modello del Next Generation EU. Solo così sarà possibilemettere in sicurezza un comparto strategico dell’economia italianae difendere l’occupazione nel settore automobilistico.