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Metalmeccanici. Uliano (Fim Cisl): “Stellantis. Stringere tempi della firma dell’intesa”

Pubblicato il 23 Ago, 2024

“Il rispetto delle intese è fondamentale per costruire buone relazioni industriali” così il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano, oggi intervistato da Pierluigi Bonora su “il Giornale”commenta le accuse del capo del sindacato americano Uaw Shawn Fain all’ad di Stellantis Carlo Tavares  e la decisione di licenziare 2450 lavoratori a Detroit.

“Eviterei di presonalizzare gli scontri a livello sindacale – sottolinea però il leader FIM Uliano – se si interrompe il filo del dialogo tutto si complica.”

Riguardo alla situazione di Stellantis in Italia – Uliano dice: “ con Stellantis si sono creati i presupposti per un accordo che rimane ora da conretizzare, abbiamo chiesto al Ministro Urso di stringere i tempi.”

Sulle critiche al compenso di Tavares – nel 2023, 36 milioni – Uliano è d’accordo con il leader di Uaw, “ quando si cominciano ad avere da un’azienda, segnali negativi rispetto alle stime, certe disparità sono inaccettabili. Mentre sulla situazione del Gruppo in Italia – il leader Fim sottolinea come la Fim sia stata la prima a lanciare l’allarme rispetto alla situazione occupazionale, “ tutto è legato all’accordo in itinere -dice – a Melfi sono previsti 5 nuovi modelli ma occorrono 2 anni di ammortizzatori, il progetto della giga -factory a Termoli èsospeso, Comau ceduta, mentre su Mirafiori e Maserati -dice – Stellantis deve fare chiarezza, il quadro complessivo è molto incerto -sottolinea a questo si aggiunge una situazione che vede l’elettrico che cala in Europa e l’arrivo dei cinesi. Tutti fattori che a detta di Uliano. – impongono una revisione costante delle strategie. “Non funzionano più i piani pluriennali. Stellantis a fine 2024 arriverà a aprodurre in italia circa 500 mila veicoli.” Bisogna precisa il leader FIM Uliano che Stellantis rispetti gli accordi, ora da siglare sono le intese con il Comitato aziendale europeo (CAE) e quello globale del Gruppo. 

Sul possibile arrivo di produttori cinesi in italia, in chiusura dice: se un big di Pechino sbarcasse in Italia, se va bene sia rriverebbe ad occupare 1500 lavoratori in più – “da mettere in sicurezza oggi sono invece 70mila addetti Stellantis e indotto. Questa è la priorità.”

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