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Metalmeccanici. Zanocco (Fim Cisl): “No a chiusura Ball Beverage Packaging””

Pubblicato il 15 Nov, 2018

Roma, 15 novembre 2018. Nella giornata odierna si è tenuto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra la società Ball Beverage Packaging Italia e FIM e FIOM nazionali e territoriali (Verona e Chieti) e le RSU alla presenza del sottosegretario Sorial del Presidente della Regione Abruzzo e del Sindaco di S. Martino della Marrucina. Decine di lavoratori manifestavano di fronte al Ministero accompagnati dai sindaci di Guardiagrele, Ripa Teatina, Rapino e dal vicesindaco di Rocca Montepiano. La Ball Beverage ha presentato circa un mese fa una procedura di licenziamento collettivo di tutti i lavoratori per la chiusura del sito di S. Martino Marrucina e spostando tutte le l’attività del sito abruzzese in Serbia sostenendo che successivamente quest’ultime sarebbero rientrate nella sede italiana di Verona. Una decisione drastica e senza precedenti quella della chiusura del sito abruzzese motivata dal minor costo del lavoro e senza avvisi ne interventi sulla gestione sociale dei 70 lavoratori coinvolti. Nell’incontro di oggi al Ministero abbiamo chiesto pertanto all’azienda di ritirare immediatamente i licenziamenti e avviare un confronto in sede ministeriale, per consentire una gestione non traumatiche per il lavoratori, ma anche i dettagli del piano di riorganizzazione del gruppo in Italia. E’ necessario capire le reali intenzioni della multinazionale in Italia e permettere al Ministero e alla Regione di attivarsi per l’eventuale la reindustrializzazione dell’area, consentendo ai lavoratori di poter avere un futuro lavorativo ed un reddito per le loro famiglie. Abbiamo invitato il Ministero a favorire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali necessari aggiuntivi a questo percorso per garantire il tempo necessario ad evitare il dramma della chiusura e del licenziamento che avverrebbe il 25 dicembre prossimo, giorno di Natale. Il Ministero ha sostenuto le posizioni del sindacato e garantito il sostegno necessario per la reindustrializzazione e per gli ammortizzatori sociali, stigmatizzando la scelta della delocalizzazione temporanea in Serbia ed ha chiesto all’azienda di valutare le richieste e rispondere entro qualche giorno, per poi poter riconvocare le parti in un nuovo incontro in sede ministeriale. L’azienda attraverso l’associazione degli industriali ha comunicato telefonicamente durante l’incontro l’indisponibilità a soluzioni diverse da quelle del licenziamento. Qualora questo fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un no, non solo alle ragionevoli richieste sindacali, ma ad un no al Governo Italiano. Chiediamo pertanto al Ministero di verificare i fatti e di provvedere a convocare immediatamente la multinazionale esercitando anche il proprio ruolo politico nei confronti anche dell’ambasciatore americano in Italia. E’ impensabile che questi gruppi possano continuare a distruggere il lavoro nel nostro paese continuando a beneficiare degli introiti derivati dalla vendita dei loro prodotti in Italia mettendo sul lastrico decine di famiglie in un territorio già pesantemente martoriato come quello di Chieti che recentemente è stato colpito dalla chiusura di Honeywell. Crisi come queste sono diffuse in tutti i settori: stamattina i lavoratori Ball Beverage manifestavano davanti al Ministero a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Pernigotti, anche loro colpiti dalla chiusura del sito e del sua trasferimento all’estero tutti coinvolti nella stessa drammatica situazione ed anche a loro va la vicinanza e la solidarietà di tutta la FIM CISL e di tutti i metalmeccanici italiani.

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