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Moda. Firmato il contratto integrativo per Valentino e 4 consociate. Interessa 2000 addetti

Le organizzazioni dei sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, insieme alle segreterie territoriali e alle Rsu di “Valentino”, hanno sottoscritto oggi a Roma con i rappresentanti della società l’ipotesi di contratto integrativo aziendale. L’accordo riguarda anche 4 consociate, per un totale di 2.000 addetti che lavorano negli stabilimenti in diverse regioni italiane, ed entrerà in vigore a gennaio 2023, dopo il voto dei lavoratori nelle assemblee.
Molto importanti le innovazioni sul fronte delle relazioni industriali: l’accordo prevede l’istituzione di un “Comitato di Alta Rappresentanza”, che avrà competenza sulle materie di rilievo nazionale che riguardano tutti i dipendenti della società e delle controllate, e del “Coordinamento Sindacale Nazionale”, competente per tutte le materie delegate alla contrattazione di secondo livello che abbiano rilevanza nazionale su tutti i dipendenti. Importante anche la possibilità, da parte della società, di accogliere richieste di part time anche oltre il limite fissato dal contratto nazionale; su questo tema è previsto un incontro all’anno tra la società e le Rsu. Il contratto dà il via, a partire da settembre, alla contrattazione di secondo livello riguardante tutti i siti per il riconoscimento del premio di risultato, prevede l’aumento della indennità week-end e la revisione del buono pasto, che viene portato a 7 euro per tutti i dipendenti, inclusi quelli in smart working, e porta a 60 euro l’indennità di trasferta per le sfilate di moda. Inoltre, viene estesa la quattordicesima a tutti i dipendenti e viene ampliata, in alcuni casi, la possibilità di chiedere l’anticipo del Tfr. Sul fronte della previdenza complementare, viene aumentata dello 0,5% la quota da versare a carico della società, mentre innovazioni importanti si registrano anche su congedi, maternità, malattia, con un aumento delle ore annue rispetto a quelle previste dal contratto nazionale. Ottimo risultato anche sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro: per le visite specialistiche sono previste in totale 16 ore annue retribuite, mente per l’inserimento scolastico dei figli sono previste 8 ore per ogni figlio. Da sottolineare che per il congedo parentale, al termine del periodo di maternità obbligatoria, è prevista una integrazione pari al 70% della normale retribuzione mensile per i primi trenta giorni di congedo, consentendo così il raggiungimento del 100% di copertura. Grandi passi in avanti anche su salute e sicurezza, sul contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro, sulla formazione, sui livelli di inquadramento. Soddisfatti i sindacati: “Abbiamo ottenuto risultati davvero significativi – dichiarano i rappresentanti nazionali di Filctem, Femca, Uiltec – frutto di relazioni industriali strutturate e proficue con la società. Risultati ancora più importanti se si considera che la moda è uno dei settori che ha pagato il prezzo più alto sia della pandemia che del conflitto in Ucraina, soprattutto nel segmento lusso. I contenuti del contratto rappresentano un modello per altre realtà nazionali, ci auguriamo davvero di poter replicare questo schema per tanti altri lavoratori del settore”, hanno concluso. 

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