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Mondo Convenienza/IRIS Mobili. Firmato il primo ‘protocollo appalti’. Sindacati: “Un passo avanti per i diritti di oltre 6.000 lavoratrici e lavoratori esternalizzati”

Primo Protocollo sugli appalti firmato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, con Mondo Convenienza, una delle principali catene italiane nel commercio di arredamento per la casa e complementi d’arredo, controllata dalla Mondo Convenienza Holding Spa della famiglia Carosi.
Dopo 27 mesi di lunga e complessa trattativa, si è arrivati alla firma dello storico accordo che coinvolge oltre 6mila lavoratrici e lavoratori impiegati negli appalti Mondo Convenienza/Iris Mobili in Italia. Fino all’avvio del confronto sindacale con il committente, questi lavoratori non beneficiavano di un contratto collettivo nazionale di lavoro, ma erano soggetti a un regolamento aziendale unilaterale privandoli di diritti fondamentali e tutele.
Il Protocollo rappresenta una svolta nelle relazioni sindacali con l’azienda, dimostrando come la partecipazione attiva delle federazioni maggiormente e comparativamente più rappresentative a livello nazionale – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – insieme alla rappresentanza datoriale di Confcommercio, genera un miglioramento concreto delle condizioni lavorative, contemperando le esigenze aziendali e quelle dei lavoratori.
Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei servizi in appalto (trasporto, montaggio, eccetera) e definisce i principi generali che ispireranno, da ora in avanti, i relativi contratti di appalto lungo tutta la filiera, ad eccezione degli appalti a prevalente contenuto intellettuale. Le regole previste diventano parte integrante di ogni contratto di appalto.
Le principali novità contenute nell’accordo, tra l’altro, prevedono l’applicazione, da parte degli appaltatori, dei contratti collettivi nazionali firmati da Cgil, Cisl e Uil, in quanto organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, coerenti con l’attività oggetto dell’appalto. Prevista inoltre la verifica dell’affidabilità dell’appaltatore, sulla base di criteri come: regolarità contributiva, solidità economica, esperienza pregressa, specializzazione e professionalità, con valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (e non al massimo ribasso), che tiene conto anche della qualità del servizio e del rispetto integrale della contrattazione collettiva. Prevista anche la clausola sociale a tutela della continuità occupazionale in caso di cambio appalto, così come è stata stabilita la limitazione del subappalto al solo primo livello, soggetto a informazione preventiva e non ordinario. Infine, oltre ad incontri di monitoraggio periodici, sono previste regole certe in caso di cambio appalto in materia di informazione e scambio dati, la valutazione dell’utilizzo del sistema Mocoa dell’Inps per il monitoraggio della congruità occupazionale, e le procedure da applicare in caso di violazioni al protocollo
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto, che tutela oltre 6.000 lavoratori, garantendo loro il rispetto della legge, dei contratti collettivi e della dignità professionale. Il lavoro che svolgono è fondamentale per lo sviluppo del business aziendale”, dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. “Oggi – concludono – per noi è una giornata importante: affermare il rispetto delle regole e della legalità per migliaia di lavoratrici e lavoratori è la nostra missione quotidiana”.

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