“Da problema a risorsa per le aree interne” è il titolo dell’incontro organizzato oggi dalla Fai Cisl Campania, negli spazi dell’ex carcere borbonico di Montefusco, e che ha visto la partecipazione di oltre duecento lavoratori forestali impegnati nel territorio regionale, per un confronto sulla qualità del lavoro in questo comparto essenziale per la tutela e lo sviluppo delle aree interne, boschive e di montagna.
Dopo i saluti iniziali di Luigi Pagano, Segretario Generale della Fai Cisl Irpinia Sannio e del Sindaco di Montefusco Salvatore Santangelo, ha aperto i lavori il Segretario Generale della Fai Cisl Campania Bruno Ferraro che ha ricordato come “la Campania è la Regione d’Italia con la più alta percentuale di Parchi e Riserve, circa il 30% del territorio regionale, ma rimangono inadeguate l’offerta del turismo montano, gli interventi di protezione, la valorizzazione di questo patrimonio. Siamo la regione con più alto rischio idrogeologico – prosegue Ferraro – e continuiamo a sopportare la piaga degli incendi, anche questa estate sono bruciati oltre 3mila ettari di bosco nel parco del Vesuvio. E’ fondamentale proseguire nella stabilizzazione dei lavoratori forestali in Campania: lo sblocco dei turnover ottenuto con la modifica alla legge regionale 11 del ’96 nel dicembre scorso, è un passo significativo, ma va ricordato che gli addetti nel settore sono passati dai 5mila del 2020 agli attuali 2.200. La forestazione ha quindi bisogno di un ricambio generazionale, ecco perché come Fai insistiamo sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato (OTD), sulla garanzia di stipendi certi a fine mese, per rendere attrattivo il comparto, l’istituzione di un fondo di rotazione” ha concluso il Segretario Generale Fai Campania.
“La stabilizzazione dei lavoratori del comparto è essenziale, per dare continuità al prezioso lavoro di tutela, manutenzione, prevenzione che svolgono quotidianamente. Su questo continuiamo a collaborare e impegnarci reciprocamente – ha assicurato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo – Siamo tra le poche regioni che hanno le Comunità Montane, e continueremo a svolgere un lavoro sempre più efficace per una politica della montagna che sia efficace e costruttiva. Se vogliamo avere cura delle aree interne dobbiamo saper mantenere le peculiarità di questi territori, attivare sempre più servizi, tutelare i lavoratori del comparto, dialogare con le parti sociali” ha aggiunto Caputo.
“Le due crisi che stiamo vivendo, quella demografica e quella climatica, trovano proprio nella montagna una chiave per affrontare e superare il declino che stiamo attraversando – ha sottolineato Vincenzo Luciano Presidente di UNCEM Campania – Il dissesto idrogeologico si affronta con una seria manutenzione del territorio, soprattutto boschivo e di altura, e con serie strategie di sviluppo delle aree interne: la nuova legge sulla forestazione, a cui abbiamo dato un contributo importante, deve dare risposte efficaci in questo senso, assieme ad una politica europea delle aree forestali, che deve supportare le azioni nazionali. Serve una seria sburocratizzazione, bandi aperti per le aziende forestali, potenziamento dei servizi, tutte azioni da mettere in campo per favorire il ripopolamento delle aree interne e la tutela del settore forestale”.
Dopo un intenso dibattito, dove è intervenuta anche la Segretaria nazionale Raffaella Buonaguro, ha concluso i lavori il Segretario Generale Fai Cisl Onofrio Rota : “Il rinnovo del CCNL nazionale, scaduto il 31 dicembre scorso, è la priorità in questa fase, come Fai siamo al tavolo di trattativa per ottenere aumenti salariali, tutele, welfare integrativo, potenziamento della bilateralità, maggiore sicurezza per le nostre “tute verdi”. In questi anni abbiamo stretto forti alleanze – ha proseguito il leader della Fai Cisl – con la Fondazione Symbola, la “Fratelli Tutti”, abbiamo sottoscritto il “Manifesto di Assisi”, istituito la “Giornata nazionale per la Cura dell’Ambiente”, per diffondere la voce dei lavoratori forestali. In queste settimane stiamo lavorando per una nuova mappatura dell’attività forestale in Italia, per avanzare proposte innovative alla politica e alle controparti datoriali”.