1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Categorie ed Enti CISL
  6. /
  7. Pam Panorama. Si chiude...

Pam Panorama. Si chiude con l’accordo in sede ministeriale la procedura di licenziamento avviata dal Gruppo della GDO

Pubblicato il 17 Giu, 2022


Si è chiusa con l’accordo in sede ministeriale la procedura di licenziamento collettivo avviata dal Gruppo della grande distribuzione organizzata Pam Panorama per 255 lavoratori in 15 negozi ricompresi nella rete di vendita di Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Gli esuberi, ridotti a 222 dipendenti – 182 attivi presso gli ipermercati di Rm-Aurelia, Rm-Boccea, Rm-Tiburtina, Rm-Lunghezza, Rm-Ariccia, Rm Granai, Rm-Ostia, Alatri, Cassino e Formia e 40 impiegati negli ipermercati di Parma, Sassuolo e Pistoia e nei due supermercati di Grosseto Barberi e Sabotino – saranno gestiti unicamente con il criterio della non opposizione. Ai lavoratori sarà riconosciuto un incentivo all’esodo di 25.000 €, da riproporzionare per i lavoratori con contratto a tempo parziale, oltre ad una somma aggiuntiva di 13.000 €, anch’essa da riparametrare, riconosciuta ai lavoratori che manifesteranno la volontà di non opporsi al licenziamento entro il 30 settembre 2022. Inoltre, coerentemente con le intese raggiunte a livello territoriale, si favorirà la ricollocazione interna del personale in ragione dei fabbisogni organizzativi delle singole unità produttive; i lavoratori saranno inseriti in percorsi di formazione e riqualificazione e potranno avanzare richieste di riduzione dell’orario di lavoro. Per 713 lavoratori dei punti vendita ubicati nel Lazio sarà attivato, a far data dal 3 luglio 2022 fino al 1° luglio 2023, sarà avviato un percorso di Cigs con causale contratto di solidarietà. L’ammortizzatore sociale conservativo sarà corrisposto anticipatamente dal datore di lavoro e sarà attivato un piano formativo utile alla riqualificazione. Corollario degli accordi un verbale di intesa in tema di relazioni sindacali e tutela dell’occupazione; a decorrere dal mese di luglio saranno attivati dei confronti a livello nazionale sull’organizzazione del lavoro, sulla stipula del Contratto di Espansione e sui programmi che comportino processi di riorganizzazione, esternalizzazione, appalto e di innovazione tecnologica, efficienza economica, gestionale e organizzativa delle singole unità operative ed eventuali iniziative rivolte al personale dipendente. Per il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice «con la sottoscrizione degli accordi si è scongiurata la gestione unilaterale da parte dell’azienda di una ristrutturazione della rete commerciale che d’ora in poi potrà essere proseguita in modalità il più possibile condivisa. Restano le attenzioni da parte delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali relativamente al futuro».«I lavoratori attivi nei 15 negozi coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo – ha aggiunto il sindacalista – sanno che quanto pattuito con l’azienda è un primo tassello per ridare slancio a quelle strutture di vendita,~ma il percorso per ricondurre a un equilibrio gestionale di lungo periodo i negozi connotati da andamenti critici si deve necessariamente compiere con il coinvolgimento quotidiano di chi vi opera». «Gli accordi raggiunti – ha chiosato – possono indicare la strada,~ma debbono poi essere i lavoratori ed i preposti aziendali a compiere il percorso verso la messa in sicurezza in termini gestionali di ogni punto vendita,~nella consapevolezza che soltanto business coerenti e sostenibili possono dare garanzie occupazionali e di redistribuzione del valore creato, perché competitività delle imprese e lavoro di qualità possono e debbono stare coesistere».«Quello che abbiamo di fronte è un programma molto denso di impegni – ha evidenziato Dell’Orefice – che le organizzazioni sindacali hanno condiviso con la direzione aziendale. Proveremo a partire da subito con un confronto finalizzato alla sottoscrizione di un contratto di espansione per creare opportunità soprattutto per la fascia più matura della popolazione aziendale e per far ripartire un turn over bloccato da tempo, in quanto, soprattutto per le aziende del commercio, riattivare gli ingressi di nuovi lavoratori è di fondamentale importanza, anche ai fini di una adeguata dinamica del costo del lavoro». «Firmati questi accordi – ha concluso – ora si passa alla fase più complicata, quella attuativa».

Condividi