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Petrolchimico. Piano Versalis Sicilia, Garofalo (Femca Cisl): “Chiediamo a Eni un cronoprogramma  dettagliato sullo switch industriale di Priolo e Ragusa e garanzie sulla continuità  lavorativa”

Pubblicato il 13 Dic, 2024

“Chiediamo a Eni un cronoprogramma dettagliato sullo switch industriale di Priolo e Ragusa, per dare certezze ai lavoratori e alle loro famiglie. Vogliamo un protocollo che contenga garanzie istituzionali, perché siano sostenuti gli iter autorizzativi necessari e rispettati tutti gli impegni presi. Considerate le interconnessioni che un petrolchimico come quello di Priolo genera, c’è bisogno di chiarire se e come sia stato messo in protezione quel sistema. Dobbiamo avere garanzie sulla continuità lavorativa per i diretti, ma anche per l’indotto, in entrambi i siti. È necessario infine avere certezze sulle risorse allocate nel piano di trasformazione e chiarezza su come saranno impiegate”. Così Nora Garofalo, Segretaria Generale Femca Cisl Nazionale nel suo intervento al Tavolo tecnico, organizzato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sul progetto di riconversione annunciato da Eni in Sicilia.

“Apprezziamo – afferma Garofalo – il passo avanti fatto su Ragusa da Eni, che ha accolto la nostra richiesta di impegno perché non divenisse solo un Centro competenze. L’impianto di polietilene è attualmente fermo e a gennaio 2025 inizia l’operazione di decommissioning. Il polo dovrebbe diventare un’unità sperimentale, focalizzata sulle tecnologie di riciclo (meccanico e chimico) e sulla circolarità (bio e agricola), in sostanza un’Unità di ricerca e un Agri Hub, un ponte con Priolo sulle iniziative circolari e bio e un motore di innovazione verso le filiere che sono in sviluppo, per attrarre o creare nella città nuove catene produttive industriali. Oggi ci sono state date rassicurazioni sulla continuità dei livelli occupazionali, ma le tempistiche sono lunghe e ancora poco chiare”.

“Sulla chiusura dell’impianto di cracking di Priolo – dichiara la Segretaria Generale – Eni ci ha parlato di un programma Fast track, annunciando di aver completato lo studio di pre-fattibilità e di aver già individuato le utilities, i serbatoi e le infrastrutture per far funzionare la bioraffineria. Il sito è in marcia e resterà attivo per tutto il 2025. Tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2026 ci sarà il fermo impianti e partirà il processo di riconversione. In sostanza, sono diverse le rassicurazioni avute oggi sul processo industriale, ma come organizzazioni sindacali dobbiamo averne ancora sul piano di politica economico-sociale”.

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