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Rifiuti. Pellecchia (Fit Cisl): “Governo si impegni di più su economia circolare”

Pubblicato il 17 Apr, 2019

Roma, 17 aprile “Il tema dell’economia circolare è ancora poco affrontato in modo organico. Chiediamo al Governo di fare di più per questo settore”, così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, a valle del convegno odierno sul tema “La gestione del sistema dei rifiuti tra complessità e sfide future”.
“Secondo il consorzio Conai – prosegue Pellecchia – sviluppare l’economia circolare in italia può portare quasi 600mila nuovi posti di lavoro, un fatturato di 88 miliardi di euro e un valore aggiunto di 22 miliardi. Bisogna sottolineare anche il fatto che l’Italia può trarre più guadagno dall’economia circolare rispetto ad altri Stati se consideriamo che siamo un paese trasformatore ma con poche materie prime”.
Spiega il Segretario generale: “Come Fit-Cisl riteniamo che per raggiungere questi risultati è necessario darsi quattro obiettivi. Il primo è un piano nazionale per la gestione dei rifiuti, da stilarsi il prima possibile, in modo da portare tutta Italia al livello delle buone pratiche migliori. Il secondo punto è abbandonare progressivamente l’economia lineare per quella circolare. Il terzo riguarda gli aspetti più sindacali e il discorso contrattuale. La Fit-Cisl è per il contratto unico di settore e per mettere clausole ristrette in materia di appalti e subappalti, perché secondo noi si può appaltare ma garantendo la clausola sociale e quella contrattuale. L’ultimo punto riguarda la normativa sugli scioperi. La maggior parte di questo tipo di proteste nei servizi ambientali riguarda gli stipendi non pagati. Ad oggi le norme colpiscono soprattuto le lavoratrici e i lavoratori, ma non chi li mette in condizioni di protestare non pagando gli stipendi. Un sistema sano esige che anche le aziende siano sanzionate dalla Commissione di garanzia se, con i loro comportamenti scorretti, causano le proteste dei lavoratori”.

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