“Il rinnovo del CCNL Anas 2025–2027 rappresenta un passo in avanti significativo sul piano delle tutele e dei diritti, della qualità del lavoro e della sostenibilità industriale, rispondendo in modo concreto alle profonde trasformazioni organizzative, tecnologiche e sociali che stanno attraversando Anas e il Gruppo FS”. È quanto dichiara il Segretario Generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, che spiega: “Dal punto di vista economico e retributivo, l’accordo introduce un incremento complessivo pari a 262 euro di TEC, di cui 220 euro sul minimo tabellare al livello medio B1, cui si aggiungono interventi strutturali sul welfare contrattuale: 10 euro mensili per l’assistenza sanitaria integrativa, 16 euro di incremento del buono pasto, che passa da 7 a 8 euro giornalieri, e 16 euro destinati alla previdenza complementare, con l’aliquota che sale dal 2% al 2,5%. È inoltre prevista una tantum di 500 euro suddivisa in 250 euro in forma monetaria e 250 euro in welfare. Gli aumenti salariali saranno distribuiti in modo graduale e certo nel triennio garantendo così stabilità, programmazione e potere d’acquisto ai lavoratori. Abbiamo ottenuto, inoltre, importanti miglioramenti normativi – prosegue Pellecchia – a partire dal rafforzamento delle relazioni industriali, con l’avvio concreto dell’Organismo Bilaterale Nazionale e l’estensione dei diritti di informazione sui processi aziendali legati allo sviluppo professionale”.
Il Coordinatore Nazionale Fit-Cisl Anas, Rosario Fuoco, evidenzia come il rinnovo contrattuale intervenga su leve decisive per la modernizzazione del lavoro in Anas: “maggiore attenzione alla conciliazione vita-lavoro; armonizzazione dello smart working con estensione delle tutele per i lavoratori fragili; riduzione dei tempi di apprendistato e valorizzazione delle competenze interne nella copertura dei posti vacanti. Il contratto rafforza inoltre le tutele sociali, con l’aumento dei permessi per maternità e paternità, l’introduzione di nuove misure contro la violenza di genere, l’estensione del conto collettivo di solidarietà e maggiori certezze su patrocinio legale e procedimenti disciplinari”.
“Questo contratto – conclude Pellecchia – non è un punto di arrivo ma una base solida su cui costruire ulteriori avanzamenti. In un’azienda come Anas, che conta 7.500 dipendenti, gestisce 32.000 chilometri di strade, 18.000 viadotti e 2.200 gallerie, e che è al centro di un piano di investimenti da 44 miliardi di euro previsto dal Contratto di Programma 2021–2025, il lavoro e le competenze rappresentano un asset strategico. Per questo chiediamo l’avvio, in tempi brevi, di un tavolo di confronto sul Piano Industriale. La Fit-Cisl continuerà a lavorare per migliorare ulteriormente condizioni di lavoro, sicurezza e valorizzazione professionale, nella consapevolezza che infrastrutture moderne e sicure passano anche da lavoro stabile, qualificato e retribuito”.


