“Per la Cisl medici nazionale, presente oggi all’ importante tavola rotonda della federazione territoriale dei medici Cisl di Catania indetta per la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari”, esiste nel
Paese un serio e delicato problema di salute pubblica nazionale”. E’ quanto dichiara Ignazio Ganga reggente della Cisl Medici. “I dati sulle aggressioni al personale sanitario purtroppo registrano cifre particolarmente gravi che attestano il fenomeno intorno ai 20 mila casi l’anno, con una percentuale preoccupante , circa il 60%, rappresentata da lavoratrici donne. La recrudescenza della violenza a carico di medici e di altri operatori sanitari invita sia le Istituzioni che le parti sociali a non abbassare la guardia, non escludendo di implementare quanto previsto dal recente decreto del settembre 2024 a tutela della forte esposizione dei professionisti impegnati sulla prima linea del servizio sanitario nazionale. In questo senso la CISL medici insiste per intraprendere ulteriori azioni che dovranno trovare spazio nelle prossime misure da adottare a tutela dei sanitari a partire dall’obbligo della previsione nei piani sulla sicurezza aziendali della specifica valutazione del rischio aggressione, l’obbligatorietà della segnalazione alla Procura dell’aggressione da parte dell’Azienda sanitaria, la costituzione di parte civile delle aziende sanitarie nei processi a carico degli aggressori, la previsione del danno all’immagine per l’Azienda e del danno esistenziale per il sanitario. Considerata la delicatezza del problema, la Cisl medici nel confermare la propria disponibilità al confronto, ribadisce la necessità di una maggiore presa di coscienza di un fenomeno che ha ormai raggiunto nel Paese limiti non più sostenibili”