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Sanità. Papotto: “No a ‘spezzatino’ di competenze e trattamenti. No a questo sempre più concreto smantellamento dello stato sociale”

Pubblicato il 11 Feb, 2019

Roma, 11 Febbraio 2019 – “La Cisl Medici ribadisce la propria totale contrarietà ad uno ‘spezzatino’ di competenze e trattamenti, a questo sempre più concreto smantellamento dello stato sociale e come in passato lotterà con ogni possibile mezzo per contrastare queste spinte che si definiscono ‘autonomiste’ ma si rivelano solo come egoiste”.E’ quanto sottolinea Biagio Papotto, Segretario generale della Cisl Medici sul quadro “che si sta lentamente ed inesorabilmente venendo a creare per la salute degli italiani”.
“Dopo aver portato il Sistema Sanitario Nazionale sul ciglio del burrone,  – si chiede Papotto -. vogliamo davvero, assestare la spinta definitiva e far precipitare milioni e milioni di cittadini in una situazione di abbandono?”. Per il Segretario generale della Cisl Medici non deve essere lasciato passare sotto silenzio il tentativo di ‘smantellare’ lo stato sociale con quella che definisce  “una autonomia amministrativa spinta, come nel caso delle maggiori autonomie accordate ad alcune regioni. I cittadini delle regioni senza particolari autonomie, ma che pagano puntualmente le tasse, devono essere penalizzati e ‘godere’ di una redistribuzione delle sempre più scarne risorse a disposizione, dopo che le ragioni più ricche (e che si ritengono anche le più brave) hanno trattenuto il 90% del gettito di riferimento dalle casse dello Stato italiano. In parole molto povere: io pago le tasse come tutti e poiché risiedo in una regione meno ‘brava’ ricevo un trattamento peggiore? Stiamo scherzando? Non sono un cittadino italiano? C’è una serie A, una B, una C, come nel calcio?” Conclude. (Vai all’articolo integrale)

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