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Sea Watch. Apetino (Cisl): “Immedita messa in sicurezza delle persona a bordo”

Pubblicato il 28 Gen, 2019

 

Roma, 28 gennaio 2019. A partire dalle ore 18, una delegazione della Fim  Cisl guidata dal Raffaele Apetino della Fim Nazionale,  con i suoi delegati di Ragusa e Siracusa , manifesterà  insieme alle delegazioni di Cgil, Cisl e Uil della Sicilia in Largo XXV Aprile ( di fronte al tempio di Apollo) a Siracusa  in  sostegno dei 47 migranti bloccati a bordo della Sea Watch 3,  da 4 giorni  davanti alle coste siracusane.

“Chiediamo come sindacato l’immediata messa in sicurezza delle persone a bordo della Sea Watch. Quella a cui stiamo assistendo è una situazione assurda, commenta Apetino:  non si può giocare in questo modo sulla pelle delle persone.

A bordo ci sono anche 13 minorenni, oltre alle donne. Davanti a queste situazioni, prima si mettono in sicurezza le persone poi viene il resto. Il salvataggio a mare è sancito oltre che dal codice non scritto di chi vive da secoli  il Mediterraneo come il popolo siciliano,  che  – capisco – per uno come il ministro degli interni, nato nella pianura Padana –  forse non lo tocca più tanto,  come la gente del Sud e delle coste,  ma dovrebbe. Il diritto, quello marittimo e  internazionale  obbliga il salvataggio a mare.

Qui invece si continua ad usare questi poveri cristi per polarizzare il dibattito politico, migranti si, migranti no, che in questi casi non  ha alcun senso. Si metta subito fine a questa assurda strumentalizzazione,  il problema dell’immigrazione si risolve non con queste prove muscolari, tra l’altro inutili e contro la povera gente, ma mettendo in atto politiche di lungo respiro insieme all’Europa, come scuola e formazione che puntino all’autodeterminazione del popolo africano. Su questo dal Ministro e dal Governo non abbiamo mai sentito nulla”.

                                                                                   

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