Roma, 4 Luglio 2019 – “Vi annunciamo che abbiamo indetto una mobilitazione unitaria nazionale che partirà domani 5 luglio, a Carrara, e che si svolgerà nelle prossime settimane su tutto il territorio nazionale. La mobilitazione prevede un pacchetto di 8 ore di sciopero e blocco degli straordinari e della flessibilità che verrà declinato a livello locale in tutti i territori e i principali distretti del lapideo.” E’ quanto scrivono i segretari nazionali Feneal Filca Fillea, Pascucci, Federico, Fiorucci, ai vertici delle associazione datoriali del settore lapideo Marmomacchine Confindustria e Anepla.
La mobilitazione dei sindacati, proclamata a seguito dello stallo nelle trattative sul rinnovo del Ccnl per 25mila lavoratori del settore, su cui “non abbiamo ricevuto alcun segnale di avanzamento nel merito”, prevede il blocco totale nel distretto del porfido a Trento e ad Orosei (Sardegna) il 9 luglio, nel distretto della pietra ad Apricena (Foggia) il 12 luglio, a Milano il 15 luglio e nel distretto del marmo di Verona il 22 luglio.
I sindacati accusano le controparti di non volersi confrontare sulla piattaforma votata dai lavoratori, di perdere tempo ed offrire condizioni irricevibili, come quella di “chiudere l’esperienza bilaterale del Cpnl, che andrebbe invece rafforzata anche a livello territoriale”, e di aumentare il ricorso ai “contratti a tempo determinato e a quelli in somministrazione, con l’introduzione di causali troppo ampie, e la richiesta di portare fino al 30% il limite percentuale dei contratti precari per azienda, in deroga alla normativa nazionale.”
Chiusura di Marmomacchine e Anepla sulla proposta del sindacato di lavorare per un contratto unico dei materiali da costruzione e distanze lontanissime anche su forma e quantità dell’aumento salariale: “le controparti offrono 53 euro nel triennio, con verifiche ex post, vuol dire riservare agli addetti una crescita retributiva incerta e scarsa”, proseguono i segretari Feneal Filca Fillea, che giudicano inoltre “insufficienti le risorse su salario differito, sanità integrativa (Fondo Altea) e Previdenza complementare (Fondo Arco)” e troppo scarsa “la somma destinata all’Egr (elemento di garanzia retributiva), pari a 15 euro all’anno, che non aiuterebbe la diffusione della contrattazione di secondo livello, che è invece fondamentale per declinare a livello territoriale temi come l’organizzazione del lavoro, le risorse e la produttività.”
Dunque prima giornata di sciopero domani, 5 luglio, nel distretto di Carrara, concentramento alle 10:30 allo Stadio dei Marmi e corteo fino alla sede degli industriali, in via XX Settembre, località Fossola, dove si terrà un presidio con interventi dei tre segretari nazionali.