Roma, 3 settembre 2018 – “Procedere con cautela, predisponendo soluzioni alternative per i nuclei familiari più deboli” . È la richiesta del segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, al ministro Salvini affinchè si possano “evitare sgomberi indiscriminati a uso e consumo dei mass media e della propaganda di partito”. Per il segretario del sindacato inquilini della Cisl “sarebbe un grave errore pensare di affrontare la questione esclusivamente dal punto delle legittime aspettative della proprietà ad ottenere il rilascio degli immobili senza aver prima messo a punto una rete di protezione per i casi di conclamata precarietà sociale. Deve essere chiaro che non si possono fare sgomberi senza soluzioni alternative chiavi in mano”.
“Non è con gli sgomberi di massa fatti sulla base di accertamenti sommari e frettolosi e senza contraddittorio che si possono affrontare situazioni che si trascinano in alcuni casi da decenni e che sono spesso conseguenza di una
diffusa marginalità sociale. Al contrario, serve ponderazione per distinguere tra gli abusi veri e propri, che vanno giustamente perseguiti, e le situazioni di disagio sociale dovute alla povertà e alla storica carenza di politiche pubbliche per la casa. Il principale limite della circolare – continua il segretario del Sicet Cisl – è che manca una sede preventiva di confronto sia con le organizzazioni degli inquilini sia con gli enti locali, con il rischio concreto di scaricare proprio sui Comuni gli effetti che scaturirebbero da operazioni di sgombero non adeguatamente ponderate”.
“In più occasioni abbiamo detto che l’emergenza casa rischiava di diventare una vera polveriera sociale. Ora, con questa campagna indiscriminata – avverte Falotico – il governo si assume la responsabilità di accendere la miccia. Pertanto, abbiamo investito della questione la confederazione e chiediamo un incontro urgente al ministro Salvini per scongiurare il caos”. Il segretario del Sicet rilancia infine l’invito al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a “costituire una task force ministeriale per accelerare il programma di riqualificazione di circa 20 mila immobili pubblici ex Iacp con l’obiettivo di aumentare in tempi brevi l’offerta di alloggi a canone agevolato. Per risolvere l’emergenza casa – conclude Falotico – servono politiche pubbliche e risorse per dare una casa a chi oggi non ce l’ha”.