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Shopper. Firmata ipotesi di accordo integrativo con Everli. Soddisfazione dei sindacati e delle rappresentanze dei lavoratori

Sottoscritta l’ipotesi di accordo integrativo per le collaboratrici e i collaboratori (c.d. Shopper) contrattualizzati dalla società Everli, uno dei maggiori operatori specializzati nella consegna della spesa a domicilio. FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp, i sindacati che rappresentano il lavoro atipico, ne danno notizia in una nota diffusa oggi.

L’intesa fa seguito alla firma di un Accordo Collettivo Nazionale sottoscritto nel 2024 tra i sindacati FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp congiuntamente alle rappresentanze dei lavoratori con Assogrocery, l’associazione che rappresenta le aziende operanti nel settore della spesa e consegna online di alimentari e articoli per la casa.

Con questa ipotesi di accordo le rappresentanze sindacali hanno costruito un sistema di regolamentazione aziendale che valorizza l’affidabilità, l’esperienza e la qualità del servizio degli shopper. “L’obiettivo è premiare i comportamenti virtuosi, riconoscendo il contributo di chi garantisce livelli elevati di collaborazione e affidabilità – spiegano le Organizzazioni Sindacali – In particolare, per alcuni shopper selezionati secondo criteri trasparenti e oggettivi, sarà possibile accedere in via prioritaria alla prenotazione degli slot orari e alla visualizzazione delle proposte di incarico, senza alcuna esclusione o riduzione delle occasioni di collaborazione per gli altri shopper. Il sistema, infatti, tutela il principio di equità e pari opportunità, assicurando a tutte e tutti piena libertà di accesso agli incarichi disponibili.”

Entro il 15 maggio l’ipotesi di accordo sarà illustrata alle assemblee sindacali e votata da lavoratrici e lavoratori.

Matteo Parmigiani (FeLSA CISL), Roberta Turi (NIdiL CGIL) e Gianvincenzo Benito Petrassi (UILTemp), insieme ai delegati sindacali che hanno preso parte alla trattativa, esprimono soddisfazione per aver introdotto elementi migliorativi delle condizioni di lavoro a favore di centinaia di collaboratrici e collaboratori della multinazionale del food delivery, che già con l’accordo del 19 febbraio ’24 avevano ottenuto l’introduzione di un compenso minimo per incarico, bonus e maggiorazioni, rimborsi chilometrici e indennità di disponibilità, oltre che adeguati livelli di sicurezza sul lavoro e le opportune tutele in caso di malattia, infortunio e maternità.~

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