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Sicurezza sul lavoro. Turri (Cisl): “Quarta vittima nei cantieri in pochi giorni. Governo intervenga subito”

Pubblicato il 15 Gen, 2020

Roma, 15 gennaio 2020. “Non si arresta la scia di sangue nei cantieri. Oggi l’ennesimo incidente mortale è avvenuto nel cantiere del nuovo ospedale di Ancona Sud-Inrca, ed è costato la vita ad un operaio edile napoletano di 49 anni. Due giorni fa era toccato ad un operaio lucano nel cantiere della M4 a Milano, e nei giorni scorsi ad altri due lavoratori a Vieste (Foggia) e Altopascio (Lucca). Ci troviamo di fronte ad una catena di tragedie terribili e inaccettabili, che impongono a tutti i soggetti interessati reazioni immediate e drastiche”. Lo afferma il segretario generale della Filca-Cisl, Franco Turri. “Dall’inizio dell’anno si tratta della quarta vittima in un cantiere, dopo gli incidenti mortali di Lucca, Foggia e Milano. A questo punto gli annunci del premier Conte, che nei mesi scorsi ha assicurato più volte l’impegno del governo sul fronte della sicurezza sul lavoro, davvero non bastano più. L’esecutivo e i ministeri interessati passino subito dai buoni propositi ai fatti, investendo sulla sicurezza e introducendo strumenti utili a debellare questa piaga, come per esempio la Patente a punti, un sistema premiale per le imprese. Le vicende di questi anni – prosegue il segretario generale della Filca – ci insegnano che in edilizia, uno dei settori più a rischio, la sicurezza non è mai troppa: l’incidente nel cantiere della Metropolitana di Milano, tra i più controllati e sicuri del Paese, ne è un esempio. Ecco perché, oltre alla prevenzione, bisogna mettere in campo meccanismi risarcitori alle famiglie delle vittime che prevedano un congruo indennizzo. Inoltre bisognerebbe intervenire sulle pensioni, con norme ad hoc per gli edili, ad esempio rafforzando l’Ape social, in modo da consentire a questa categoria di lavoratori di andare in pensione in anticipo e senza rimetterci. Su tutti questi temi chiediamo subito un confronto al governo, che ha il dovere morale di intervenire per fermare questa vera strage. Alla famiglia del lavoratore morto oggi – conclude Turri – va il cordoglio mio personale e della Filca”.

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