Creare un legame concreto tra mondo della formazione e quello del lavoro, l’obiettivo dell’evento “L’agroalimentare e i giovani: quali opportunità per il futuro? “iniziativa promossa dalla Fai-Cisl Latina, che ha coinvolto gli studenti dell’indirizzo tecnico agrario dell’I.I.S. San Benedetto, di Latina, con cui è stato siglato un patto educativo di collaborazione, nell’ambito della filiera formativa 4+2 “innovazione, territorio, futuro”, presentato dal Dirigente Scolastico Ugo Vitti. “L’agroalimentare italiano è un ecosistema dinamico, un terreno fertile per l’innovazione, la sperimentazione e la crescita professionale – ha dichiarato il Segretario Generale Fai-Cisl Latina Islam Kotb nel suo intervento di apertura – i numeri della nostra provincia parlano chiaro: solo di export delle colture agricole orticole nel primo semestre 2025 abbiamo superato i 140 milioni di euro che, sommate agli oltre 150 milioni di euro derivati dall’industria alimentare e del beverage nostrano, insieme ad altri comparti produttivi provinciali, portano a posizionare Latina al terzo posto nella graduatoria nazionale delle province per valore delle merci esportate. Anche i numeri del lavoro sono significativi, solo in agricoltura sono state dichiarate 2 milioni e mezzo di giornate lavorate nel 2024, un trend in continua crescita. Negli anni – ha proseguito Kotb – la meccanizzazione ha ridotto la fatica, aumentato esponenzialmente la produttività e favorito un progresso sociale ed economico diffuso nelle campagne, anche per le generazioni a seguire. Oggi, l’intelligenza artificiale rappresenta una transizione di portata analoga, e il punto non è se usare queste tecnologie, ma come governarle con consapevolezza e partecipazione”. Secondo uno studio di Bain & Company sull’agroalimentare italiano, l’integrazione dell’AI nel settore food & beverage può generare un aumento di produttività fino al 20% nel prossimo decennio, l’equivalente del lavoro di circa 100.000 addetti. Questo non significa sostituire persone, ma liberare il loro potenziale da compiti ripetitivi per reinvestirlo in attività ad alto valore aggiunto, riprogettando di fatto anche le professionalità, come ha ricordato anche Roberto Cecere, Segretario Generale Cisl Latina, autore del libro “Intelligenza artificiale: tra etica, diritto e occupazione”.”I settori dell’agroalimentare e della tutela dell’ambiente stanno già attraversando grandi trasformazioni legate all’intelligenza artificiale – ha affermato Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl – con alcune sfide rappresentate da una nuova organizzazione del lavoro e dall’introduzione di nuove tecnologie ed esempi positivi con cui aumenteranno la sicurezza e la produttività. Il futuro dipende dal protagonismo che avranno il sindacato, il mondo della formazione e i lavoratori: l’obiettivo comune – prosegue il leader della Fai Cisl – deve essere utilizzare l’AI per aumentare salari, produttività, sicurezza e benessere aziendale, mentre in termini occupazionali e di qualità del lavoro, la sfida centrale sarà quella delle competenze, che andranno affinate e riallineate” ha concluso Rota.


