Si sono tenuti oggi al MIMIT, gli ultimi due tavoli del Gruppo Stellantis che hanno interessato i siti di Pomigliano e Cassino. Oltre al ministro Urso erano presenti le istituzioni locali di Campania e Lazio, Stellantis rappresentata dal dott. Mele e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.
Il Ministro Urso ha aperto il vertice ministeriale dicendo che con questi due tavoli si chiude un lavoro molto intenso fatto in questi mesi, con i vari tavoli sautomotive. Un percorso importante, che ci ha permesso di raccogliere importanti aspetti necessari a sostenere il settore e che ci porterà a breve a siglare un accordo di sviluppo a Palazzo Chigi con tutti i ministeri coinvolti.
Il dott. Davide Mele in rappresentanza di Stellantis ha sottolineato le difficoltà della transizione che si sta dimostrando meno semplice di quello che si potesse immaginare, ha ringraziato il Ministro per lo sblocco degli incentivi sulle auto green, mentre per quanto riguarda Pomigliano, ha sottolineato l’importanza del sito nella geografia del Gruppo in Italia. A Pomigliano si produce la Panda, un prodotto iconico e importante per i volumi e due prodotti come Tonale e Hornet rivolti anche al mercato estero. Durante l’incontro – Mele – ha anche annunciato la volontà di Stellantis di investire per altri 5 anni sulle motorizzazioni endotermiche della Panda ibrida con importanti operazioni di re-style, superando il limite imposto dall’Europa alle motorizzazioni euro 7 al 2027, continuando a produrre fino sicuramente il 2029 e a quando le normative lo permetteranno, mentre la produzione di Alfa Tonale e Hornet consentiranno di garantire la saturazione dell’impianto.
Per Anfia, il dott. Valvassori ha ricordato come il mercato sta di fatto selezionando le scelte rispetto all’elettrico che senza incentivi ancora non è conveniente. Resta comunque l’obiettivo di puntare alla decarbonizzazione, ma bisogna farlo in maniera graduale sostenendo tutto il comparto della componentistica ma anche lavorare su vettori energetici alternativi e che possano garantire come l’elettrico la decarbonizzazione del settore.
Il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano ha dichiarato: l’incontro di oggi, segue l’importante incontro di ieri a Torino, dove ci è stata annunciata la produzione della 500 ibrida e insieme ad altre scelte che ci sono state in parte annunciate e in parte ancora da prevedere, ci permetterà di chiudere il cerchio per arrivare all’accordo di programma sul settore automotive e di centrare l’obiettivo di 1 mln di veicoli entro 2030 e rafforzare il settore e tutta la rete dell’indotto e della componentistica. Per questo motivo abbiamo chiesto la convocazione a Palazzo Chigi per concludere positivamente con garanzie e verifiche.
Pomigliano ha – ricordato Uliano – ha chiuso in positivo la produzione 2023, un aspetto importante che oggi, con la notizia della continuità produttiva della Panda ibrida al 2029 e forse oltre, insieme alle altre produzioni, ci fa ben sperare anche rispetto all’occupazione nei prossimi anni sia per Pomigliano che per l’indotto.
Restano però sul tavolo aspetti strutturali come costo dell’energia su cui bisogna lavorare per ridurre i costi produttivi, questo deve avvenire dentro uno schema che definisce le responsabilità di ognuno: Stato, Regioni e Azienda per rendere competitivo oltre che il sito di Pomigliano l’intero settore industriale nel nostro Paese.
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Si concluso oggi presso il MIMIT, con il tavolo di Cassino l’ultimo degli incontri per il Gruppo Stellantis. Oltre al ministro Urso, erano presenti le istituzioni locali del Lazio, Stellantis rappresentata dal dott. Mele e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.
Il Ministro Urso ha detto: oggi con questo ultimo tavolo chiudiamo un percorso importante che ci ha permesso di raccogliere importanti aspetti di politica industriale necessari a sostenere il settore e che ci porterà a breve a siglare un accordo di sviluppo per l’automotive a Palazzo Chigi con tutti i ministeri coinvolti.
Per Stellantis il Dott. Mele ha sottolineato l’importanza dell’allocazione della piattaforma Stella Large a Cassino. Questa permetterà oltre che una riduzione dei costi, un’estrema flessibilità produttiva e di modelli. Al momento su questa piattaforma abbiamo pianificati tre importanti modelli, due in continuità con le produzioni attuali di Cassino, nuova Stelvio e Nuova Giulia.
I tre modelli vanno ad aggiungersi al modello Maserati Grecale attualmente in produzione, permettendo così una crescita della capacità produttiva, con benefici occupazionali per il sito laziale.
Anche il dott.Valvassori di Anfia ha precisato come la piattaforma Stella Large permetterà di avere importanti ricadute sulla componentistica per il sito di Cassino che va quindi sostenuta soprattutto nello sviluppo, sottolineando la necessità alle istituzioni locali di lavorare per migliorare la logistica del sito e ridurre i costi energetici.
Il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano ha dichiarato: su Cassino nel 2017 grazie ai nuovi prodotti di allora Giulia e Giulietta furono prodotte 135 unità, nel 2023 siamo fermi a 50mila, quindi l’annuncio di allocare nuovi prodotti da una prospettiva di ripresa sia in termini di volumi e quindi, auspichiamo anche in termini occupazionali. La piattaforma Stella Large oltre alla modularità permetterà sicuramente una riduzione dei costi. Questo è importante visto che l’aspetto della competitività e dei costi, nonostante la qualità dei prodotti, i costi più elevati rispetto alla concorrenza orientano i potenziali clienti verso altri brand, impattano così sui volumi.
Gli impegni presi da Ceo Carlos Tavares ribaditi oggi nell’incontro in sede ministeriale dovranno far parte dell’accordo di sviluppo del settore auto a Palazzo Chigi.