“I dati economici comunicati STMicroelectronics confermano le previsioni del 1 quarter, con un utile netto di 56 milioni di dollari, in calo dell’89,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. I ricavi netti segnano una flessione del 27,3% a 2,52 miliardi, mentre l’Ebit crolla del 99,5% a soli 3 milioni”. Lo dichiara il segretario nazionale della Fim Cisl, Massimiliano Nobis in una nota che così prosegue:
“Anche le previsioni del II quarter non prevedono significativi miglioramenti, il fatturato è previsto sui 2,71 miliardi di dollari. La tendenza dei ricavi è presumibile che attesterà il risultato finale del 2025 in 11/ 12 miliardi di dollari, confermando che l’obiettivo del Board di raggiungere i 20 miliardi $ nel 2030 rimane inattendibile.
E’ preoccupante che nella nota sui risultati economici del primo trimestre di Stm non vi sia ancora la previsione dei risultati dell’intero 2025. Conferma che l’incertezza dei mercati condiziona le scelte industriali di Stm.
Rimane grave non conoscere a 6 mesi dalla presentazione al Capital Market del piano 2025-27 l’importo dei tagli previsti. La comunicazione rimane ancora in modalità “indovinello” con un generico “stimata in milioni di dollari nella fascia superiore della forchetta a tre cifre”. Considerando che l’azienda ha comunicato, anche in sede Ministeriale, che intende investire sul completamento di processi produttivi già deliberati a Catania e a nuovi insediamenti produttivi ad Agrate, non conoscere se i tagli si attesteranno sui 500 milioni di dollari o sui 999 milioni di dollari ridimensiona ulteriormente la credibilità dello stesso piano industriale 2025-27.
La preoccupazione sul futuro industriale di Stm nel nostro Paese sollevata in questo ultimo anno, alla luce di questi risultati comunicati dalla azienda, sono sempre più fondate.
In un recente incontro convocato dalla Regione Lombardia alla presenza della delegazione sindacale e della direzione di Stm, si appreso che sul sito lombardo sono previsti almeno 800 licenziamenti.
La Fim Cisl ritiene urgente il proseguo del confronto al tavolo Ministeriale con il Ministro Urso e il Ministro Giorgetti per intervenire sul piano industriale, che dovrà prevedere azioni di consolidamento e implementazione della capacità produttiva di microprocessori in Italia con il mantenimento occupazionale”.