L’inerzia delle Istituzioni governative nazionali, Mimit e Mef, sulla vertenza Superjet sta mettendo a rischio il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Ci sono gli investitori, prospettive industriali e di mercato, ma non c’è più tempo. Occorre che vengano “scongelate” le azioni detenute dall’investitore russo, affinché possano essere acquisite e possano ripartire le attività.
Il prossimo 31 luglio si rischia la liquidazione della società o almeno il blocco dei salari per mancanza di liquidità, uno scenario assolutamente da evitare che sarebbe figlio della mancata azione da parte delle Istituzioni nazionali.
È inspiegabile l’atteggiamento del Mimit e l’inerzia del Comitato di sicurezza finanziaria del Mef, che ha congelato le quote societarie di Pjsc United Aircraft Corporation, nonostante numerose richieste pervenute dalle Organizzazioni sindacali, dalle Istituzioni locali e dall’associazione delle imprese, tutti con un unico obiettivo: sbloccare la vertenza, salvaguardare un segmento di industria e ingegneria di eccellenza e posti di lavoro.
Chiediamo al Governo un intervento immediato per sbloccare la situazione e alla Leonardo, socio di minoranza, di agire responsabilmente e di esercitare un ruolo centrale per salvare Superjet International e tutelare il loro salario e tutti i livelli occupazionali.
Considerando le competenze specifiche di Superjet International e il contesto del mercato aeronautico, i lavoratori sono assolutamente in grado di fornire competenze strategiche particolarmente richieste dal mercato e soprattutto dalle aziende in un settore Difesa & Aerospazio che vedrà nei prossima anni volumi di crescita e fatturato mai visti in precedenza.
Fim, Fiom e Uilm non si rassegnano al fallimento dovuto all’assenza delle Istituzioni nazionali e delle politiche industriali e insieme ai lavoratori e alle lavoratrici metteranno in campo qualsiasi iniziativa a partire dall’assemblea pubblica convocata per il prossimo 17 luglio ai cancelli dell’azienda.