“Dopo la sentenza emessa dalla Corte Europea dei diritti umani sulla mancata protezione da parte del governo italiano degli abitanti della Terra dei Fuochi e delle aree ad essa collegate, con la conseguente richiesta di introdurre immediatamente misure generali per affrontare il fenomeno dell’inquinamento ambientale, la Fns Cisl torna a chiedere con forza di conoscere quale tipo di intervento l’Amministrazione intende adottare per tutelare il personale dei vigili del fuoco che da anni opera in quella zona per far fronte ai frequenti interventi di estinzione degli incendi dei rifiuti”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Fns Cisl Massimo Vespia. “La preoccupazione per la salute del personale operativo del Corpo cresce anche in relazione all’ accordo votato nel febbraio scorso dal Parlamento Europeo con il Consiglio sulla quinta revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni e reprotossine che riconosce come cancerogena (classificazione dell’OMS IARC gruppo 1) l’esposizione professionale dei vigili del fuoco ai prodotti della combustione provenienti da incendi di materiali e sostanze chimiche di diversa natura. Pretendiamo adesso un intervento non più rinviabile”.