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Terziario. Controlli Gdf località turistiche, Guarini (Fisascat Cisl): “Sindacato in campo per contrastare illegalità e favorire l’emersione lavoro nero e sommerso”

Pubblicato il 13 Ago, 2019

Roma, 13 agosto 2019 – «La stagionalità è una caratteristica strutturale del settore turismo e spesso purtroppo fa rima con irregolarità e con il mancato rispetto delle norme di legge e dei contratti nazionali di lavoro. L’azione del sindacato è finalizzata a contrastare un fenomeno cronico e l’illegalità diffusa nel comparto turistico e favorire l’emersione del lavoro nero e sommerso. L’attività svolta in campo dalla Guardia di Finanza è fondamentale e può agire da deterrente» lo ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ai microfoni di Radio InBlu commentando l’esito degli oltre 22mila controlli della GdF nelle cinque Regioni a più forte vocazione turistica Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio, dai quali emergono l’irregolarità dei rapporti di lavoro che ha coinvolto circa 6.500 lavoratori, oltre ai fenomeni di abusivismo, contraffazione, affitti in nero e truffe di carburante.
Il sindacalista, a margine dell’intervista, accende poi i riflettori sulle condizioni di lavoro delle migliaia di addetti stagionali, «un esercito di oltre 400mila lavoratrici e lavoratori per i quali occorre definire un intervento sinergico e condiviso da tutti i soggetti coinvolti finalizzato da un lato all’ampliamento del periodo ricettivo e dall’altro all’allungamento dei rapporti di lavoro esposti ad una crescente precarizzazione».
Guarini sottolinea in particolare il ruolo della contrattazione per ricondurre alla legalità i rapporti di lavoro nel comparto turistico. «I contenuti dei più recenti accordi territoriali sulla stagionalità nel terziario, recependo l’opportunità offerta dalla legislazione vigente sulla possibilità di assumere personale a tempo determinato per ragioni di stagionalità senza limiti numerici per tutte le attività del terziario nei Comuni turistici fortemente condizionate da un’intensificazione dell’attività in alcuni periodi dell’anno, dimostrano che è possibile abbinare alla legalità delle attività di impresa la regolarità dell’occupazione». «Le intese laddove sottoscritte, frutto della concertazione e della contrattazione a livello locale – evidenzia Guarini – consentono di utilizzare in maniera stagionale la formula del contratto a termine, invece di ricorrere ad altre forme atipiche e flessibili, permettendo così di offrire lavoro di qualità e professionalità tra l’altro ad una platea molto più ampia di lavoratori, e definiscono gli stagionali nelle località turistiche nei periodi di maggiore attrattività garantendo trattamenti contrattuali sicuri e garantiti, grazie anche all’intervento della bilateralità, garantendo anche l’accesso ai percorsi di formazione professionale, elemento strategico per assicurare competitività al comparto turistico».
«Senza dimenticare poi la necessità di definire ammortizzatori sociali dedicati che valorizzino proprio la caratteristica strutturale della stagionalità» sottolinea infine il sindacalista suggerendo «la radicale trasformazione della Naspi che allo stato attuale, così come concepita, soprattutto per i lavoratori con una durata dei rapporti di lavoro inferiore al semestre, non assicura dignità e sostenibilità economica».

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