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Terziario. Massiccia l’adesione alla giornata di sciopero nazionale dei lavoratori ex Gruppo Auchan. Dell’Orefice (Fisascat Cisl): “Non è uno sciopero contro Conad ma per chiedere di aprire un negoziato vero”

23 Dicembre 2019 – Massiccia l’adesione alla giornata di sciopero nazionale dei lavoratori ex Gruppo Auchan oggi dipendenti da Margherita Distribuzione, Sma, Sgd ed Erregest senza garanzie sul passaggio dei punti vendita al Consorzio di Dettaglianti Conad. La mobilitazione, indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs con presidi e sit-in davanti i punti vendita e tre manifestazioni nazionali organizzate a Milano, Ascoli Piceno e Napoli, si è resa necessaria per rafforzare la posizione dei sindacati sulla complessa operazione di acquisizione – che coinvolge complessivamente 13.291 dipendenti compresi gli addetti delle sedi e della logistica dei centri di distribuzione – ha registrato punte del 100% in alcune provincie in Lombardia, Sardegna, Puglia e Campania tanto che svariati ipermercati – a Brescia, a Modugno nella provincia di Bari, in Campania a Nola, Pompei e Mugnano e in Sardegna a Cagliari Città Mercato e a Sassari – dove hanno dovuto abbassare le saracinesche gli ipermercati e i supermercati carenti di personale. Alte comunque le soglie di adesione anche nel resto d’Italia dove si è sfiorata una media dell’80% nel canale ipermercati e fino al 75% nei format minori con l’inevitabile corollario della riduzione delle vendite e degli incassi.

A Milano la delegazione dei sindacati è stata ricevuta dalla Regione Lombardia mentre ad Ascoli Piceno nella Marche – dove hanno confluito anche i partecipanti alla mobilitazione provenienti dall’Abruzzo con la partecipazione del segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice – i sindacati sono stati ricevuti dalla direzione di Conad Adriatico.
I nodi cruciali della vertenza sono la riduzione delle superfici, da adattare alla realtà organizzativa del sistema Conad, le cessioni di ramo d’azienda in capo ai singoli consorziati della cooperativa di consumatori poco disposti a fornire assicurazioni sul proseguimento occupazionale e in generale sulla riorganizzazione dei negozi e, sostanzialmente, la mancanza di un piano di riorganizzazione delle sedi e della logistica. I sindacati chiedono un impegno finalizzato a ricollocare le lavoratrici ed i lavoratori impiegati nei punti vendita che subiranno riduzioni di superficie da parte della rete Conad; la messa a disposizione delle 6 Cooperative di sistema per il personale delle sedi e delle unità logistiche di posizioni lavorative, per profili professionali compatibili; e infine il confronto sulle ineludibili riorganizzazioni dei punti vendita oggetto di passaggio con chi dovrà gestire i negozi e renderli performanti.
Per il segretario nazionale della Fisascat Vincenzo Dell’Orefice «lo sciopero non è contro un’operazione, sia pure complessa e dall’epilogo tutto da costruire, semmai lo sciopero è per chiedere a Conad di essere se stessa e di aprire un confronto vero con i sindacati».
«Al diffondersi della notizia che l’acquisizione del Gruppo Auchan era stata fatta dal Consorzio Nazionale Dettaglianti – ha aggiunto il sindacalista – come Fisascat Cisl abbiamo tirato un sospiro di sollievo in quanto un’operazione tanto onerosa articolata e complessa non si sarebbe potuta gestire con operatori diversi».
Per Dell’Orefice «la mobilitazione chiede in estrema sintesi a Conad di essere se stessa anche nella gestione di questa vertenza, mettendo a valore la sua ramificata presenta sul territorio in cui insistono sedi amministrative e logistiche e negozi del Gruppo Auchan, e di creare per mezzo di tale presenza progetti di ricollocazione per le lavoratrici ed i lavoratori, sia per quelli che dovessero risultare eccedenti per via delle riduzioni delle superfici dei format maggiori una volta trasferiti ai singoli dettaglianti consorziati, sia del personale amministrativo delle sedi e della logistica».
«I lavoratori di Margherita Distribuzione, Sma, Sgd ed Errregest – ha poi chiosato Dell’Orefice – non debbono attendere alcuna integrazione perchè sono già oggi dei dipendenti Conad, in quanto la società che controlla la situazione del compendio aziendale è già detenuta dal Consorzio Nazionale Dettaglianti». «Le medesime attenzioni che Conad riserva ai propri collaboratori – ha concluso il sindacalista – debbono essere rivendicate anche dalle lavoratrici e dai lavoratori coinvolti».

 

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